Tre punti importanti per la Carrarese, che ha battuto il Bari 2-1. Un successo pesante quello conquistato dalla squadra di mister Antonio Calabro, che permette ai gialloazzurri apuani di fare un buon passo avanti in chiave salvezza. Gara non iniziata nel migliore dei modi per la squadra di casa, andata sotto al 37′ dopo il gol di Simic. Ma la Carrarese non si è affatto persa di animo ed ha reagito con orgoglio e determinazione trovando il gol del pareggio al 45′ con Ernesto Torregrossa: servito da un assist di Finotto il bomber ha insaccato splendidamente alle spalle dell’estremo difensore barese, facendo esplodere di gioia il pubblico di fede carrarina.
Inizia la ripresa e la squadra di mister Calabro ribalta il risultato al 51′ con Guarino, che salta in alto su un cross di Cicconi dalla sinistra battendo il portiere dei galletti per il 2-1. Una squadra, quella gialloazzurra, che ha dimostrato di avere carattere, senza alcun timore reverenziale verso un avversario come il Bari, più blasonato sulla carta ma assai poco concreto in campo. Riguardo all’arbitro Abisso di Palermo ,certe sue decisioni hanno lasciato alquanto a desiderare, come il sorvolare su alcuni falli, in stile lotta greco-romana, compiuti dai giocatori ospiti, circostanza questa assai contestata dal pubblico di casa.
IL PUBBLICO ALLO STADIO DEI “MARMI”
Allo stadio erano presenti 4.149 spettatori paganti. Bello e continuo il tifo della Curva nord carrarina, che ad un certo punto ha esposto uno striscione sulla questione stadio “IL TEMPO STA FINENDO COME LA PAZIENZA “(foto sotto) al fine di sollecitare chi di dovere a darsi una mossa per effettuare i lavori necessari all’impianto. In Curva sud circa 500 tifosi del Bari che hanno incitato la squadra fino alla fine, non mancando di rivolgere alcuni slogan al presidente De Laurentis, ricordandogli che “Bari non è la succursale del Napoli”. Al fischio finale la squadra biancorossa ha cercato di andare verso i propri tifosi, ma è stata sonoramente fischiata e respinta al grido “mercenari andate a lavorare!”. Di tutt’altro umore il clima in casa gialloazzurra con i giocatori andati a ricevere gli applausi sotto la Curva Nord.

I COMMENTI DEI PROTAGONISTI / raccolti dal sito “La Voce Apuana”
“Questa è una vittoria che assume ancora più rilievo se pensiamo che il Bari, oggi, sarebbe secondo in classifica se le gare terminassero al 50’”, osserva mister Antonio Calabro. “Conoscevamo questo dato, che significava dover tenere botta nel primo tempo per poi colpire nella ripresa. Venivamo da diverse gare in cui avevamo incassato due gol, quindi era fondamentale mettere in campo la giusta strategia. Abbiamo voluto rischiare mettendo in campo Guarino, reduce da un infortunio, ma il ragazzo ha risposto bene e la sua prestazione ci ha dimostrato che abbiamo fatto la scelta giusta. In generale, tutta la squadra ha fatto un’ottima gara, i ragazzi hanno saputo soffrire, spingere quando serviva e restare lucidi anche nei momenti più difficili…. Questo successo mi rende orgoglioso perche stiamo facendo qualcosa di importante, oggi abbiamo battuto un avversario blasonato ma era già capitato, nel corso del campionato, di battere squadre la cui storia parla da sé. La classifica è troppo corta per fare calcoli: basta un attimo per tornare giù. Pensiamo una partita alla volta”.
Felice per il risultato (e la rete messa a segno) Ernesto Torregrossa: “Pur essendo andati sotto di un gol siamo stati bravi a non mollare, anche perché è la nostra caratteristica: inoltre abbiamo preso tante botte, tanti di noi hanno finito con i crampi, ma alla fine vincere per noi era troppo importante. Ora ci godiamo questi tre punti, ma da domani si ricomincia a lavorare. Se mi sono tolto qualche sassoloino? No, non si tratta di questo, perché penso che tutto ciò che non sono riuscito a fare in questi anni sia dipeso soltanto dagli infortuni. Ora sono felice di ripagare la fiducia di società, mister e compagni. Questa piazza merita tanto, e io sto dando il massimo per aiutare la squadra a raggiungere l’obiettivo. Ora pero testa al Cittadella, prossimo avversario”.
Gabriele Guarino, barese doc, ha segnato il gol della vittoria contro la squadra della sua città, però senza esultare. “Per me era una gara particolare perché fin da bambino seguivo da tifoso il Bari. Sono comunque contento per la vittoria, ma non potevo esultare perché ho troppo rispetto per la mia gente e la mia città. Sulla partita,diciamo che nel primo tempo siamo partiti un po’ bloccati, con la paura di prendere gol. Poi però, dopo lo svantaggio, siamo stati bravi a non disunirci e a rimanere lucidi. Questa è stata la nostra forza. Voglio dedicare questa rete alla mia famiglia, alla mia ragazza ed agli amici”.
Maurizio Ficeli
