Sabato 3 maggio a Pisa alle 14.30 presso l’auditorium Opera della Primarziale Pisana (piazza Arcivescovado) si terrà un interessante convegno sul tema “Accoglienza, ascolto, inclusione: un servizio alle famiglie e alle comunità multiculturali“. L’evento, promosso dal Centro San Marco di Pisa, che quest’anno festeggia i diciotto anni di attività, è organizzato in collaborazione con Opera della Primaziale Pisana, Il Bilanciere (Associazione Nazionale Consulenti della Persona Coppia e Famiglia) e con il contributo del Cesvot.
Il Centro San Marco ha voluto festeggiare i diciotto anni di attività con un momento di approfondimento e dibattito su una tematica che da sempre caratterizza la propria azione.
“Pisa è una città solidale e inclusiva da sempre – spiega il Centro San Marco – grazie alle molte realtà associative confessionali e non che operano in tal senso. Le piccole realtà come la nostra, che vivono prevalentemente sull’operato gratuito dei propri volontari ed associati, hanno oggi un estremo bisogno di sostegno non solo economico. A molte piccole associazioni ad esempio mancano gli spazi idonei e l’aiuto delle istituzioni. L’ideale sarebbe lavorare in rete per poter realizzare il detto ‘una mano lava l’altra’. I bisogni, soprattutto dei bambini e delle famiglie, sono aumentati, e da soli si va poco avanti”.
“Oggi le famiglie si trovano in grosse difficoltà. La forbice delle criticità si è allargata anche alle fasce medie, ciò significa che ci sono bambini che non possono ricevere cure sanitarie costanti (ad esempio prestazioni odontoiatriche) ed i sussidi didattici elementari. Una vera rete può fare molto soprattutto se coordinata da realtà pubbliche che hanno al proprio interno le risorse sia umane che finanziarie necessarie”.
“Una delle nostre mission – prosegue il Centro San Marco – è quella di intervenire sui giovani. Lo facciamo da anni offrendo percorsi di alternanza scuola lavoro agli educatori del domani. Lavoriamo da tempo all’Educazione tra pari che insegna ai ragazzi a farsi prossimi degli altri, di chi è più in difficoltà, attraverso l’aiuto scolastico. Ma anche percorsi sulle emozioni che offrono al gruppo l’opportunità di leggersi dentro e di trovare strumenti di auto aiuto utilissimi per il loro futuro. Non ultimo il servizio di consulenza alla persona (coppia e famiglia), offerto gratuitamente alle scuole convenzionate, che ha lo scopo di aiutare e di orientare i giovani per una vita anche scolastica soddisfacente”.
“Abbiamo investito molta progettualità nei giovani, che recentemente è stata premiata da organismi come il Cesvot e la Regione Toscana. L’ultimo percorso che partirà a breve vedrà coinvolti studenti e studentesse sui temi della sensibilità ambientale e del costruire una comunità educante ed attiva per la salvaguardia dei nostri luoghi del cuore insieme ai meno giovani che ne sono la memoria. Il minimo comune denominatore di tutta la nostra progettualità è infatti l’inclusione anche tra generazioni e l’accoglienza/condivisione di chi è in apparenza diverso da te. L’ascolto è ciò che ha caratterizzato il Centro son dalle sue origini”.
“Donare il proprio tempo e spazio all’altro ascoltandolo è il più grande gesto di amore e generosità che esista. Un ascolto empatico, non giudicante ed autentico che mette al Centro la persona come essere unico ed irripetibile, è ciò che desideriamo fare da sempre, sia con le famiglie, i bambini, i giovani, gli anziani, che con gli stessi volontari ai quali diamo la possibilità di crescere umanamente e di fortificarsi. Ciò che facciamo al Centro è creare umanità“.
Gli spunti interessanti non mancano, come potrete vedere dalla locandina che pubblichiamo qui di seguito. Un motivo in più per partecipare all’incontro.
