– Andrea Cosimi –
Dopo essersi fatto incredibilmente rimontare dallo Juve Stabia qualche settimana fa (avanti 2-0, sconfitto 2-3), il Chievo ha bissato anche lo scorso turno una prestazione modesta tra le mura amiche, facendosi battere dal Venezia. Undicesimi con un punto in più del Pisa, i clivensi vantano una rosa sulla carta competitiva per il ritorno in serie A ma faticano a trovare continuità e convinzione, specialmente quando affrontano squadre particolarmente aggressive e spigolose.
Il Chievo nasce nel 1929 in quella che può considerarsi una frazione di Verona sulle rive dell’Adige con poco meno di cinquemila abitanti. Vanta un primato raro: è infatti l’unico club proveniente dalle categorie regionali minori ad essere arrivato addirittura nelle coppe europee disputando, nei primi anni duemila, due coppe Uefa e addirittura una Champions League ai preliminari. Ben diciassette le presenze in A e nove quelle in B.
Presidente il noto Luca Campedelli, figlio di Luigi, dal quale ereditò la guida dell’azienda di famiglia, la Paluani, e la presidenza del Chievo Calcio, tanto da essere stato per diversi anni il più giovane presidente della storia del calcio italiano. Direttore sportivo il grande Sergio Pellissier, in cui onore la maglia numero 31 fu ritirata.
Ecco l’ampia rosa a disposizione di Mister Michele Marcolini:
Portieri: Nardi, Pavoni, Semper
Difensori: Cavar, Cesar, Colley, Cotali,Frey,Leverbe, Pavler, Renzetti,Rigione, Troiani,Vaisanen
Centrocampisti: Di Noia, Esposito, Garritano, Giaccherini, Karamoko, Ivan, Mbaye, Morsay,Obi, Segre, Zuelli
Attaccanti: Dordevic, Grubac, Isufai, Meggiorini (capitano), Ongenda, Rovaglia, Vignato.
All’andata il Pisa disputò una gran bella partita al Bentegodi, ma la vittoria fu vanificata nel secondo tempo dal ritorno imperioso dei gialloblu sommato a qualche leggerezza difensiva.
Un’altra corazzata all’Arena, ma il Pisa non può fermarsi!
Foto: Gabriele Masotti