Prima di arrestarlo gli agenti di polizia gli hanno salvato la vita. Uno spacciatore nigeriano di 26 anni martedì mattina se l’è vista brutta a Firenze. Sorpreso mentre stava vendendo una dosa di eroina in via Pier Capponi, il pusher ha pensato di ingoiare gli involucri che teneva nascosti in bocca, rischiando però di soffocare. A quel punto ha iniziato a sentirsi male, non riuscendo a respirare e, per questo motivo, diventando cianotico. I poliziotti in servizio hanno chiamato subito i soccorsi ma, prima che arrivassero, hanno ritenuto necessario praticargli la cosiddetta “manovra di Heimlich“, che serve a rimuovere un’ostruzione delle vie aeree. La tecnica di soccorso è stata ben eseguita tanto che l’uomo si è ripreso. In seguito il pusher ha espulso, uno dopo l’altro, gli involucri di droga che aveva ingerito: tredici in tutto per un totale 14,38 grammi di eroina. A quel punto, non essendo più in pericolo di vita, gli agenti lo hanno arrestato per spaccio e detenzione a fini di spaccio di stupefacenti.
L’operazione delle forze dell’ordine è avvenuta nell’ambito dei controlli antidroga disposti dalla polizia con agenti in borghese, tra via Giacomini e via Pier Capponi. Luogo, questo, oggetto di numerose segnalazioni ed esposti da parte dei cittadini. L’uomo che stava acquistando la droga dal nigeriano, un fiorentino di 47 anni, è stato segnalato come assuntore di stupefacenti.
Foto: Polizia