60 views 3 min 0 Commenti

“Aeroporti toscani, è il momento di riflettere”

- Economia
6 Marzo 2020

Prosegue il dibattito sul futuro del trasporto aereo in Toscana, legato ai piani di sviluppo degli scali di Pisa e di Firenze. Vi proponiamo l’intervento di Gianni Conzadori, presidente del Comitato Piccoli Azionisti di Toscana Aeroporti.

 

Demonizzare il trasporto aereo per ecologismo ideologico è sbagliato. Personalmente mi son sentito più utile alla società, quando ho effettuato voli per soccorrere popolazioni colpite da calamità, guerre, carestie, terremoti, operazioni antincendio o trasporto di malati e organi da trapiantare. La tempestività dell’intervento aereo è indiscutibile e la Toscana deve sentirsi orgogliosa di aver contribuito all’invenzione del volo umano, con gli studi di Leonardo da Vinci ed i primi voli dei fratelli pisani Antoni, con aerei da loro inventati e costruiti. Senza l’aereo, per raggiungere altri continenti, dovremmo affidarci alle navi, più lente ed inquinanti. Occorre quindi investire risorse per poter utilizzare combustibili più ecologici e motori più performanti. Non dobbiamo dimenticare che 160 anni fa, l’Unità d’Italia s’è fatta a cavallo ed ora l’uomo viaggia su stazioni orbitanti e partirà per Marte. I problemi vanno quindi affrontati con raziocinio, analizzando i fatti e non utilizzarli per dire che è il momento di “passare ai fatti, dopo 40 anni di ripensamenti!” .

Proprio i 40 anni passati senza risultati dovrebbero indurre a far tesoro delle esperienze maturate, soprattutto alla luce di due sentenze del TAR, una del Consiglio di Stato e la recentissima costituzione in mora dell’Italia, da parte della UE, che giudica carente proprio la sua legislazione sulla VIA, per non aver recepito in modo soddisfacente nel suo ordinamento la Direttiva UE 52/2014. Alla luce di quanto detto è quindi sbagliato dire che Peretola va chiusa. È una risorsa per la Toscana. Va migliorato l’esistente in un efficiente City Airport, come previsto dal 2003 ed investite risorse per collegare meglio i due aeroporti toscani. Lo pianificava l’amministratore delegato di SAT, Ing. Ballini, che in 5 anni fece crescere del 118% il Galilei e proponeva di poter costruire e gestire, in proprio, come fanno alcuni gestori aeroportuali, il supertreno FI-PI, per allargare il bacino di traffico dei 2 aeroporti a quello raggiunto dai voli point to point del Galilei. Questa visione manageriale strategica e sinergica, avrebbe risolto, senza campanilismi, già 15 anni fa, i problemi odierni!

                                                                                                     Gianni Conzadori
Presidente del Comitato
Piccoli Azionisti Toscana Aeroporti

Condividi la notizia:
Articoli pubblicati: 2

Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

Lascia un commento