Oggi voglio raccontare un derby tutto toscano che non si gioca su nessun campo verde ma bensì nelle strade desertificate dal coronavirus, un derby della solidarietà. Con questo articolo spero di dare un nome ed un cognome a coloro che prestano aiuto alla popolazione in maniera volontaria.
Giacomo, ventunenne pisano impegnato nel servizio civile, che ha rinunciato alla sospensione della quale aveva diritto per rimanere a fianco di colleghi e amici in un momento così turbolento. L’aiuto che lui e i suoi colleghi rivolgono alla società civile è perlopiù rivolto agli anziani, ai portatori di handicap e alle persone in quarantena nell’area fra Pisa, San Giuliano Terme e Vecchiano e consiste nel recapitare a domicilio medicinali e beni di prima necessità. Il giovane Giacomo dichiara davanti alle telecamere del TG1 che ogni ringraziamento che riceve è il carburante che lo fa andare avanti.
Venticinque km più a sud Massimiliano Lavorgna, titolare labronico della Pasticceria Aurora, domenica mattina ha portato agli Spedali Riuniti una cinquantina di buste piene di prodotti della sua attività griffate di rosso e di nero con la frase simbolo di questo momento: “Insieme ce la faremo”. Sono state distribuite nei vari reparti e a giudicare dai visi compiaciuti di medici e infermieri, anche se coperti dalle mascherine, sono state molto gradite.
Lo zio Sam faceva riflettere gli yankees su cosa potessero fare loro per gli Stati Uniti e non gli Stati Uniti per loro. Forse i due esempi sopra citati faranno riflettere noi, accendendo un fuoco sopito sotto la cenere della quotidianità.
Jacques Haricot