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C’era una volta Camp Darby

- Cronaca
9 Giugno 2020

Il governo italiano in virtù di un accordo internazionale cedette mille ettari all’esercito Usa e così, tra i pini della macchia mediterranea e il mar Tirreno, nel 1951 sorse la base militare che per decenni è stata un fondamentale avamposto a stelle e strisce nel cuore dell’Europa. Fu dedicata al generale William O. Darby, fondatore degli Us Army Rangers, morto in guerra nel 1945 sul Lago di Garda. Situata in una posizione geografica strategica, a pochi km dall’aeroporto militare di Pisa e dal porto di Livorno, con ferrovia, autostrada e canale navigabile a un tiro di schioppo, a lungo è stata la più importante base portuale-logistica dell’Esercito statunitense nel Mediterraneo.

Col passare degli anni la base è stata progressivamente ridimensionata, per i tagli alla Difesa decisi dai governi Usa. Nel 2012 la base perse l’autonomia, passando sotto il controllo del Comando americano di Vicenza. Oggi, in una porzione di circa 34 ettari, nell’area dove un tempo sorgevano le strutture ricreative degli americani, si è stabilito il Comfose (Comando delle forze speciali dell’esercito italiano) formato dai seguenti reparti: 9° reggimento d’assalto paracadutisti “Col Moschin”; 4° reggimento alpini paracadutisti “Ranger”; 28° reggimento comunicazioni operative “Pavia”; 185º reggimento paracadutisti ricognizione e acquisizione obiettivi “Folgore”. Le forze speciali italiane hanno issato il tricolore nella parte nord della base, con un investimento di oltre 40 milioni di euro da parte dell’Esercito.

 

Foto: Darby Military Community, USAG Italy (Facebook)

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