Non si placano le polemiche dopo lo scontro, durissimo, tra Eugenio Giani e Susanna Ceccardi. Tutto è nato da un’intervista in cui il candidato del Pd in Toscana ha detto che la sua avversaria è al guinzaglio del leader della Lega. Questa la frase incriminata: “Il mio avversario è Salvini che si porta dietro al guinzaglio una candidata”. Un modo assai poco elegante per sminuire valore e indipendenza politica della Ceccardi. Che ha reagito con sdegno: “Una certa sinistra griderebbe allo scandalo se un nostro esponente dicesse a una donna dello schieramento avversario che è buona soltanto a stare al guinzaglio come una cagna, si leverebbero le grida di indignazione a livello internazionale…”.
Giani non si scusa ma rilancia, con un post su Facebook molto duro: “Non accetto lezioni da un partito fondato sul culto del maschio forte al comando che svilisce i propri candidati utilizzandoli per fini che non hanno niente a che vedere con i temi politici e amministrativi che interessano la Toscana”.
Il candidato del centrosinistra ricorda il paragone irriverente fatto da Salvini nel luglio 2016 tra Laura Boldrini, allora presidente della Camera, a una bambola gonfiabile. Poi sferra un attacco alla candidata della Lega rispolverando un vecchio video del 2014 in cui la Ceccardi (nel format di Santoro Announo) affrontava il tema immigrazione facendo un paragone con i chihuahua. “Non intendo prestare il fianco alle polemiche di chi abbiamo sentito anteporre i diritti dei chihuahua a quelli delle persone e a quella dirigenza che paragonava le più stimabili colleghe di coalizione a bambole gonfiabili e che si lasciava andare, contro alcune di loro, a offese irripetibili e di basso livello”.
“In tutta franchezza – prosegue il candidato del Pd – l’immagine che stanno cercando di fare passare è l’esatto contrario della realtà. Sono centrali nei miei programmi i diritti delle donne, le politiche di genere, la creazione di una società che superi ogni pregiudizio, temi fondamentali per tutta la mia coalizione. Noi decidiamo insieme, avendo ben presente quanto lo sguardo femminile sia necessario per costruire una società migliore e quante volte, noi uomini, ne abbiamo sottovalutato l’importanza. Nel programma, con molta chiarezza, la parità di genere si articola in tutti gli aspetti, come presenza nelle istituzioni, come sostanza dei contenuti politici e amministrativi, come orizzonte di un progetto per il futuro che veda la donna sempre protagonista”.
Nella polemica proseguono le prese di posizione. La presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini, in una nota scrive che “definire come una donna ‘al guinzaglio’ la principale avversaria alla guida della Regione non è una caduta di stile: è un ritorno al peggior repertorio maschilista contro cui la sinistra ha fatto negli anni battaglie epiche. Ma se l’insulto parte da un esponente della sinistra, come è accaduto in Toscana con l’incredibile intervista rilasciata dal candidato governatore del Pd Giani contro la candidata del centrodestra Ceccardi, la sinistra si chiude nel più assoluto silenzio. Non c’è niente da fare: sono i retaggi di un ingiustificato complesso di superiorità morale che i progressisti si portano dietro dalla prima repubblica, per cui alla sinistra tutto è concesso: anche il sessismo senza vergogna. A Susanna Ceccardi la mia piena solidarietà”.
E a colpire di più è il silenzio del centrosinistra, come rileva Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera: “Quelli di Giani nei confronti della Ceccardi non sono solo insulti beceri e sessisti – indecente definire la candidata del centrodestra alla Regione Toscana ‘al guinzaglio di Salvinì – ma evidentemente raccontano di come la donna sia percepita da alcuni uomini: un essere inferiore, sottomesso e quasi addomesticato. Giani dovrebbe solo vergognarsi e chiedere umilmente scusa. Dispiace constatare il silenzio assordante di tanti esponenti di sinistra solitamente molto sensibili a questi temi. A noi la doppia morale non è mai piaciuta”.
“Le parole di Eugenio Giani su Susanna Ceccardi sono uno schifo”, dichiara Jacopo Cellai, capogruppo a Palazzo Vecchio e coordinatore fiorentino di Forza Italia. “Sono figlie della solita cultura superba e arrogante della sinistra. Tanto bravi a rivendicare battaglie contro i maschilismi in favore dell’autonomia e dell’emancipazione femminile e altrettanto rapidi a qualificare una donna “al guinzaglio” di qualcuno quando si tratta di una donna schierata nel campo avversario. Che brutta figuraccia che ha fatto Giani, è evidente che è nervoso e preoccupato per le elezioni altrimenti non si spiega uno scivolone così meschino”.
Paolo Marcheschi, consigliere regionale FdI, afferma che “la pessima caduta sessista di Giani evidenzia quanto il candidato del Centrosinistra tema questa campagna elettorale, tanto da passare alle offese personali. Giani in 40 anni di sua attività non ha mai inciso su niente. E non potrà farlo perché è una figura di compromesso che deve garantire tutti, che deve garantire la continuità, il nulla. Sta bene a tutti proprio perché ognuno potrà manovrarlo, tirarlo dove serve. Chi ha la museruola è proprio il candidato Giani dato che su temi politici non può esprimersi. Ha parlato di modificare le Asl, aveva proposto di farne 5-6, e lo hanno bacchettato, ha parlato di realizzare un termovalorizzatore a Livorno e in Toscana e gli si è scatenata contro la bufera dei sindaci Pd, i suoi carri armati gli hanno detto di rimetterli in garage. Mentre la candidata Ceccardi ‘morde’ in una campagna votata all’attacco del consolidato sistema di potere toscano, al rinnovamento di una Toscana ingessata che con Giani mira solo a conservare il potere e lo status quo. Il candidato Giani è costretto al guinzaglio del Pd e del Governatore uscente Rossi e ad indossare la museruola se non vuole essere impallinato dal fuoco amico”.
questi ntichi elmopuintuti pensavano di avere il diritto esclusivo di insultare calunniare e bufalare…quando trovano chi risponde per le rime..fanno gli offesi e gli indignati..tutta robba da asilo mariuccia
Invece l’olandese volante quando offende in tutti i blog allora va benissimo.
Poiché unto dal Signore.
A casa mia dicono ” van perg ma và a ciapa i ratt”
stai attento allora…nasconditi bene
Bene l’olandese volante minaccia.
Palura palura
bevi meno
neanche capisci l’ironia…devi essere un papeetaro
Que tal pateta alegre, sempre vais tomar no cu? Com certeza gostas imenso. Se calhar estás à espera do 2023 para melhor gozares?
l’eleganza di un cornopuntata e’ ineguagliabuile…come quella dei censori…che censurano la parola bacio e permettono..culo…magari dato che la cornopuntuta ha usato il tradittore portoghese…fanno finta di non capire…lolol
qui siamo in Italia, quindi scriva in italiano.
Ma di che ca@@o vai cianciando?? All’asilo Mariuccia ci devi andare te e tutti i co@glioni come te che si inventano le storielle . Gli insulti sono personali alla sindaca non a Salvini. Poveri co@glioni comunisti…
altro cornopuntuto…e p+ure patanomeridionale…lolol..il top della logica..ma bene in onda con l’insulto patano ..la maleducazione e l’ignoranza
Qual’è il concetto di questo signore? Che se qualcuno ha sbagliato lui è autorizzato all’infinito a fare peggio? Davvero una splendida lezione di educazione. Ma non è la sinistra che ha chiesto la costituzione di una commissione contro la violenza verbale? Mi pare che la Boldrini, oltretutto donna, avrebbe dovuto farsi sentire. Ma niente, silenzio assoluto. E’ il rosso che immunizza ogni nefandezza.
leggiti i commenti ” educati” di colomba e valerie..tuoi camerati…dopo ripassa a ciocionare siull educazione
Dire che una persona è al guinzaglio di Salvini, significa sminuirla, senz’altro, ma non è una frase sessista. Decine di candidati, uomini e donne, sono al guinzaglio di Salvini, sono e soprattutto sono state al guinzaglio di Berlusconi e sono al guinzaglio di altri leader di sinistra.
Detto questo, non è vero che una stessa frase ha uguale valenza se detta da persone diverse. Un esempio: la vecchia canzone “Voglio una donna con la gonna” può essere cantata da Vecchioni, non certo da Povia…
Sarebbe veramente paradossale che i Toscani, che avevano la fama d’essere un popolo scaltro e molto intelligente, possano votare e preferire un cialtrone il cui pensiero e credo proviene, dopo alcune acrobazie, dal demenziale e criminale Partito Comunista italiano, E’ da li che il PD (da PCI a DS, poi PDS) deriva.
E il candidato del PD al guinzaglio di chi è? Probabilmente non sa neppure chi è il responsabile del partito che lo ha candidato
Patoschi é al guinzaglio di lorenzo van perg.
Grande pidiota
mi ripeto…bevi meno..prendi le pilloline e vai a lketto presto
ci,,,tutti troll delle valli patane trovassi un toscano su questo forum…lolololol…tutti troll delle valli patane e affini