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Coronavirus, pugno di ferro della Regione: positivi inviati in albergo

- Cronaca
5 Luglio 2020

Negli ultimi 15 giorni in Toscana sono stati registrati 3 focolai familiari (cluster) a Cortona (Arezzo), Pian di Scò (Arezzo) e Impruneta (Firenze): in tutto si tratta di 18 persone straniere, provenienti da Paesi extra Schengen per cui vige l’obbligo della quarantena, che rappresentano più del 40% dei nuovi casi registrati. Nella maggior parte si tratta di casi prodotti dal sovraffollamento familiare. Per scongiurare il moltiplicarsi di questi fenomeni e gestire al meglio i casi di contagio intrafamiliare, il presidente della Regione Enrico Rossi ha firmato una nuova ordinanza intitolata “Ulteriori misure di contenimento del contagio in ambito familiare e abitativo”.

Ai sindaci viene dato il mandato di adottare provvedimenti per trasferire le persone che risultino positive negli alberghi sanitari. La novità più importante è che fino ad oggi era possibile solo su base volontaria (eliminando così una delle principali cause di trasmissione del virus), ora invece i sindaci potranno procedere grazie all’adozione delle ordinanze contingibili e urgenti a tutela della salute pubblica in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica, a carattere esclusivamente locale, previste dall’articolo 50 del Testo unico degli enti locali (D.lgs. 18 agosto 2000, n.267). In caso di inosservanza le sanzioni vanno da 500 a 5000 euro.

Per tutti i contatti stretti delle persone colpite (familiari e non) verranno attivati controlli a tappeto, isolando e allontanando da casa tutti coloro che risulteranno positivi. Aumenteranno anche i test molecolari e sierologici per le persone di queste comunità, caratterizzate anche da alta mobilità all’interno del territorio regionale e ricche di momenti di incontro collettivi. Si tratta di persone per cui, anche a causa delle difficoltà linguistiche, è difficile essere informate sull’andamento epidemiologico generale.

La Regione invita i Comuni ad attivare iniziative di comunicazione, nelle lingue parlate dalle principali comunità presenti in Toscana, con le principali precauzioni da prendere per evitare il contagio.

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