A Bagno a Ripoli (Firenze), comune di 25mila abitanti, un consigliere comunale ha presentato un’interrogazione in cui chiede, al sindaco e alla giunta, di istituire la giornata del cattolico eterosessuale “in difesa di questi cittadini costantemente minacciati e considerati retrogradi e pericolosi”. L’iniziativa è del consigliere comunale Gregorio Martinelli Da Silva (Lega). Nel preambolo il consigliere sottolinea che “la società con la complicità delle istituzioni e di politici incapaci sta commettendo nel nome della lotta alla discriminazione la peggiore delle discriminazioni possibili, quella contro i suoi valori e le sue origini. Con l’avanzamento di proposte come quelle della mozione della commissione pace, o come la legge Zan, si puniscono e si discriminano le persone che seguono la Dottrina Cattolica. Con l’avanzamento di questa ideologia arriveremo anche al punto di penalizzare tutta la categoria degli eterosessuali, soprattutto maschi”.
Il Partito democratico di Bagno a Ripoli pubblica su Facebook il testo del documento, prendendone subito le distanze: “L’interrogazione ci colpisce profondamente e rappresenterebbe, se portata in consiglio comunale, un punto di non ritorno nel dibattito democratico assolutamente da evitare. Il testo rappresenta la negazione di ogni principio democratico, di libertà, uguaglianza, fratellanza e umanità e istiga, di fatto, alla discriminazione sessuale. Le parole usate dal consigliere Martinelli Da Silva sono lesive degli stessi valori che stanno alla base della nostra Costituzione. Nascondendosi dietro a una presunta tutela della eterosessualità, che non si capisce nemmeno cosa voglia dire, e difesa dei cristiani (i quali, si legge testualmente, sarebbero ‘discriminati e puniti’ dalla lotta contro ogni discriminazione sessuale), si tenta di mettere in cattiva luce e impedire la sacrosanta difesa dei diritti umani. Ci auguriamo non soltanto che l’atto venga ritirato ma che da parte della Lega ci sia una netta e chiara presa di distanza dalle affermazioni di un suo rappresentante in consiglio comunale nonché un’immediata richiesta di scuse verso la comunità di Bagno a Ripoli che riteniamo venga offesa nella sua totalità nel momento in cui simili affermazioni, così gravi e offensive, vengono portate nel luogo democraticamente più alto quale il consiglio comunale. Infine, chiediamo le dimissioni immediate del consigliere Martinelli Da Silva poiché non è accettabile che un rappresentante del consiglio comunale, a prescindere dal colore politico, pronunci parole così gravi, violente e offensive”.
Sulla polemica interviene anche il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini (Pd): “Rabbrividisco alle parole del consigliere della Lega. Rabbrividisco quando dichiara che la legge contro l’omo e la transfobia ha come ‘unico scopo quello di incentivare e favorire l’omosessualità’, quando dice che le relazioni omosessuali sono ‘gravi depravazioni’, quando definisce l’omosessualità ‘atteggiamenti’ che per lui sono da ‘condannare’ ma precisando (e per fortuna!) che ‘condannare non vuol dire punire’ (sic.) e quando arriva persino a sostenere che l’omofobia è qualcosa ‘che in realtà non esiste’. Una sequenza di deliri e luoghi comuni violenti, aberranti e pericolosi, che vanno oltre i limiti della ragione, utilizzati dal consigliere di Salvini per chiedere l’istituzione di una giornata dedicata a coloro che secondo lui sarebbero i ‘veri discriminati’, per di più ‘costantemente minacciati’, i cattolici eterossessuali. Da cattolico, dico che i veri valori del cattolicesimo non hanno niente a che vedere con questo vergognoso attacco all’omossessualità”. Poi alza il livello dello scontro: “Tra post sessisti contro le donne e visite a Predappio per omaggiare Mussolini, pensavamo qui in Toscana di aver visto tutto dai consiglieri della Lega. Ma evidentemente al peggio non c’è mai fine. Cosa dobbiamo aspettarci ancora? Che si torni a parlare di supremazia della razza ariana? Salvini ce lo spieghi, perché manca solo questo nelle parole del suo consigliere. Lo dico da cattolico, lo dico da sindaco, lo dico da babbo di due bimbi che prima o dopo si troveranno ad affrontare il mondo là fuori: Bagno a Ripoli – come Firenze e la Toscana – sono e saranno sempre dalla parte dei diritti, dell’uguaglianza, della democrazia, di tutti i cittadini onesti e giusti qualunque sia il loro orientamento sessuale. Non smetteremo mai di lottare per affermare questi principi”.
Foto: Comune di Bagno a Ripoli
Meglio due giornate una per i Cattolici e l’altra per gli eterosessuali. Si può essere eterosessuali senza essere cattolici o viceversa.
checche se ne dica l’omosessualità è contro natura. E’ giusto sottolinearlo con manifestazioni pro eterosessualim s enon altro per stabilire la netta differenza fra i due fronti L’omosessualità è un’offesa al genere umano. E’ contro Dio il Creatore e contro l’umanità che prosegue per gli etrosessuali e non per gli omosessuali i quali disonorano l’atto del concepimento di un uovo uomo
“… che non si capisce nemmeno cosa voglia dire…” francamente non ci sorprendiamo affatto che il piddì non capisca non è la prima volta nè sarà l’ultima e non si può fargli tutte le volte un disegnino
Madonna mia come se so arrabbiati. So proprio neri, ma neri neri neri. Madonna come stanno!!! E giù con le solite tarantelle brevettate e superperfezionate per far sentire altri in colpa dello schifo che fanno loro. Che poi, mi chiedo, a che pro? Ma non l’hanno ancora capito che sono sgamati agli occhi di tutti e che la tecnica non funziona. A piddini!!! Non funziona, capite l’italiano, NON FUNZIONA. Non fate inginocchiare la gente, non fate chiedere scusa, non silenziate, non mettete in galera, non ancora, dovete ancora sudare, sudare e sudare, e non è detto che ce la farete. Bravo Martinelli, non me ne frega nulla degli eterosessuali cattolici, ma li hai fatti crepare e te lo devo riconoscere.
L’incipit del commento di “investigator113” mi ha quasi ribaltato dal ridere!! Bella stoccata.