Il 26 novembre si è spenta a Roma Daria Nicolodi, attrice e sceneggiatrice nata a Firenze 70 anni fa. A darne notizia è stata la figlia Asia Argento. Suo padre, avvocato, era figlio di Aurelio Nicolodi, un irredentista italiano di Trento che aveva fondato quella che sarebbe divenuta l’Unione italiana Ciechi. Alla fine degli anni Sessanta Daria si trasferì a Roma e, dopo una relazione con uno scultore, Mario Ceroli, ebbe una figlia, Anna (morta in un incidente stradale nel 1994).
Nel 1970 arrivò prese parte a un varietà tv, Babau, che a causa di alcuni contenuti considerati oltraggiosi fu sospeso e mandato in onda solo sei anni dopo dalla Rai. Si impegnò nel mondo del cinema e del teatro, dove viene ricordato soprattutto per due lavori: “La proprietà non è un furto”, di Elio Petri, e “Salomè”, di Carmelo Bene. Lavorò, sempre nei primi anni Settanta, per alcuni sceneggiati televisivi. Nel 1974 conobbe e si legò sentimentalmente con il regista Dario Argento, che la volle con sé nel film “Profondo rosso”, divenuto un cult del genere horror. Con lui continuò a lavorare, come sceneggiatrice e attrice, fino al 1987. Dalla loro unione nel 1975 nacque Asia.
Lavorò con Gigi Proietti, al teatro Sistina di Roma, ne “La commedia di Gaetanaccio”, ma dopo poco la rappresentazione fu sospesa perché considerata troppo scandalosa. Nel cinema si fece apprezzare in diversi film, recitando con Ettore Scola (Maccheroni) accanto a Marcello Mastroianni e Jack Lemmon, con Cristina Comencini (La fine è nota) e Mimmo Colapresti (La parola amore esiste).
Questo è il ricordo commosso della figlia, Asia Argento, scritto su Instagram: “Riposa in pace mamma adorata. Ora puoi volare libera con il tuo grande spirito e non dovrai più soffrire. Io cercherò di andare avanti per i tuoi amati nipoti e soprattutto per te che mai mi vorresti vedere così addolorata. Anche se senza di te mi manca la terra sotto i piedi, e sento di aver perso il mio unico vero punto di riferimento. Sono vicina a tutti quelli che l’hanno conosciuta e l’hanno amata. Io sarò per sempre la tua Aria, Daria”.
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