Uno dei deejay toscani più famosi d’Italia, Riccardo Cioni, è morto a 66 anni. A dicembre era stato ricoverato in ospedale, a Livorno, dopo aver contratto il Covid. Tornato a casa, sembrava che il peggio fosse passato. Ultimamente, infatti, su Facebook aveva voluto ringraziare i medici e gli infermieri che si erano occupati di lui.
Nato a Livorno nel 1953 aveva iniziato a mettere dischi per far ballare le persone a diciotto anni, in un locale di Tirrenia (Pisa). Si fece valere fin da subito iniziando ad essere chiamato dalle maggiori discoteche della Toscana. Siamo negli anni Settanta e Ottanta e Cioni diventa una celebrità nei locali: lavora moltissimo, le “cassettine” con le registrazioni delle sue serate impazzano ovunque e il deejay livornese incide anche alcuni brani di successo (In America ma anche Fog, Fly e Arizona). Trascina migliaia di ragazzi sulla pista da ballo e sbarca sulla tv nazionale, a Discoring (Rai), dove presenta i suoi cavalli di battaglia.
Era tornato in auge negli ultimi anni, ma non solo per l’effetto nostalgia del revival anni Ottanta. Anche i più giovani, infatti, lo apprezzavano. Lui che aveva sfondato quando il campionatore e altre diavolerie ancora non esistevano si era saputo reinventare mixando al meglio l’elettronica moderna con il suo gusto innato per la musica dance.
Radio Mitology lo ricorda così: “Siamo increduli, non riusciamo a crederci, oggi ci ha lasciato un Amico, e uno di noi, che ha fatto la storia. Buon viaggio Riccardo, fai ballare gli angeli come solo tu sai fare Dj Full Time“.
Foto in alto: Luccaindiretta