Nella sede della Lega Pro (la Serie C del calcio italiano) c’è un piccolo museo dedicato ad Artemio Franchi, il dirigente toscano a cui è intitolato lo stadio di Firenze. Su un tavolo appartenuto proprio a Franchi, in mezzo a due bei palloni da gioco uguali a quelli utilizzati in questo campionato, c’è un biglietto scritto a mano su cui è riportata una frase di Nelson Mandela: “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Parla ai giovani in un linguaggio che loro capiscono”.
È un messaggio molto bello che sottolinea l’universalità dello sport. “Ogni anno – spiega Francesco Ghirelli, presidente Lega Pro – il giorno 11 febbraio, nella data che segnò la liberazione di Madiba (Mandela, ndr) la frase si comporrà di altre parti del suo discorso sui valori dello sport. Il calcio è metafora della vita: è sogno, crescita, ostacoli da superare, confronto e può essere ripartenza. In campo come nella vita. È il calcio che fa bene al Paese. In questa data, lo scorso anno, ma sembra un’epoca fa,- conclude Ghirelli-organizzammo con il Mandela Forum, il presidente Massimo Gramigni e i capitani, un’iniziativa per ribadire il nostro no al razzismo proprio all’interno della riproduzione della cella di Mandela”. Il gesto importante dei giocatori capitani delle squadre di Serie C ebbe come “cornice” il Mandela di Firenze, un luogo simbolico non solo per lo sport e la musica (concerti). In questi giorni, infatti, il Mandela Forum diventa un luogo simbolo nella lotta dell’uomo contro il Covid-19, trasformandosi in un grande centro per le vaccinazioni.