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Salvini difende gli agenti condannati per tortura

- Politica
3 Marzo 2021

Il leader della Lega, Matteo Salvini, visita il carcere di San Gimignano (Siena), e porta la propria solidarietà agli agenti di polizia penitenziaria recentemente condannati per tortura e lesioni ai danni di un detenuto, dopo il processo con rito abbreviato mentre altri cinque agenti saranno processati a maggio con rito ordinario. “Porto rispetto e solidarietà a uomini e donne in divisa che svolgono il mestiere più difficile del mondo. Sia resa loro giustizia. Hanno fatto con prudenza e attenzione il loro lavoro e se qualcuno non ama le divise, cambi mestiere”.

Salvini si sofferma poi sul video delle telecamere di sorveglianza utilizzato come prova nel processo: “Non c’è nessuna violenza. Conto che venga resa giustizia a questi lavoratori. Non mi sostituisco ai giudici ma mi sembra che parlare di tortura e avere come testimoni mafiosi, spacciatori e camorristi dica tutto”. Il leader della Lega sottolinea che “si tratterebbe del primo caso al mondo di tortura postdatato di 13 mesi, per cui non scherziamo sulla pelle e sul lavoro della gente”.

Salvini aggiunge che “la tortura è un crimine così efferato che applicarla in maniera arbitraria e soggettiva rende impossibile il lavoro a chi opera in carcere”. E prende di mira i giudici: “Qualunque detenuto con la voglia di vendetta può denunciare, se poi trovi una Procura particolarmente attenta… E su quella di Siena ci sarebbe da dire tanto. Da David Rossi in giù, da cittadino italiano mi sembra che più di una cosa non abbia funzionato e non stia funzionando. Ne parlerò direttamente con il ministro (Cartabia, ndr), se c’è da approfondire qualche tematica, è giusto farlo”.

 

Foto: ilGiornale.it

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7 Commenti
    lorenzo

    salvini difenderebbe Torquemada se il fatto portasse voti…lololol..ci sono i multinick..e i multiidea..una per ogni sondaggio

    navajo

    Lorenzo,che poi sarebbe il trinariciuto Lorenzovan, difenderebbe Stalin, se il fatto servisse per criticare Salvini

    lorenzo

    navajo..che poi sarebbe il quadrinariciuto nero..che piu’ nero non si puo’..incapace di qualsiasi ragionamento primario..ma capace alla mofda pavolviana di citare solo le poche nozioni imparate alle nuove case del pnf

    lorenzo

    chi non crede all’uomo forte della provvidenza..per i quadrinariciuti neri..e’ inevitabilmente uno zstalinista..lolololol

    antonio

    Salvini ovvero NON Salvini a me NON interessa. Il rischio prospettato è reale :”Qualunque detenuto con la voglia di
    vendetta può denunciare…”Purtroppo in questo Paese,se dovessi sedermi davanti ad un GIUDICE…potrei chiedermi
    “è di destra o di sinistra”??? Ciò è molto triste,ma sarebbe ipocrita negarlo.

    Salvini ovvero NON Salvini a me NON interessa. Il rischio prospettato è reale.”Qualunque detenuto con la voglia di
    vendetta può denunciare.Il dubbio che il Magistrato giudicante si faccia influenzare dal proprio credo politico
    è altrettanto reale – senza ipocrisia -TORTURA è una parola molto,ma molto grossa…è appropriata ai fatti ???

      lorenzo

      antonio…commento che sottoscrivo volentieri..e affronta un grave problema della nostra societa’ democratica–..i giudici politicizzati.. Nel primo dopoguerra i giudici conoscevano solo il codice rocco..e certe abitudini..liberazione o no..erano dure a morire..per reazione spuntarono i pretori d’assalto..come chi ha memoria storica ben sa..Da quel momento la frattura tra magistrati politicizzati conservatori e progressisti non fece che aumentare e istituzionalizzarsi.,.E il tutto A DISCAPITO DELLA VERA gIUSTIZIA

    Fabio

    Povera itaglia prima o poi affonderemo tutti
    E salvini w la lega

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