Alla fine, dopo dieci interminabili ore di lavoro, il Consiglio regionale della Toscana ha respinto la mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore alla Sanità, Simone Bezzini (Pd), che dunque resta al suo posto. Approvata, invece, la commissione speciale (sulle vaccinazioni) chiesta a gran voce dalla Lega. Di fatto sulla questione più importante di questi mesi l’assessore viene commissariato. Il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha difeso a spada tratta Bezzini, dicendo che gode della sua piena fiducia, è un gran lavoratore e che è giusto che continui col suo incarico. Lo scontro politico, archiviata la sfiducia, si è spostato sulle commissioni. Il Pd ha detto sì a quella proposta dalla Lega per fornire “supporto, monitoraggio e controllo della campagna vaccinale”. Hanno votato a favore anche Italia Viva, Lega, Forza Italia e Movimento 5 Stelle.
Semaforo rosso, invece, per la commissione di inchiesta che avrebbe verificato le misure adottate dalla giunta e dal sistema sanitario regionale, controllando tutti gli atti e i criteri seguiti per contrastare la pandemia. Nessuna indagine a tappeto sulla gestione della crisi sanitaria. Almeno per il momento non ci sarà. Giani continua a ripetere che il vero problema “è che sono arrivati molti meno vaccini del promesso” e che “si sono create difficoltà oggettive. Se arrivano i vaccini, noi siamo pronti”. Poi ammette che ci sono stati degli errori e delle scelte che forse potevano essere diverse, ma si autoassolve dicendo che la Toscana è all’altezza della sfida.
Marco Stella, capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, sottolinea che “con l’istituzione della Commissione speciale d’inchiesta è nata una commissione che di fatto ha commissariato la Sanità regionale toscana, evidenziando i tanti fallimenti della campagna vaccinale. L’assessore alla Salute e il Presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale dovrebbero trarne le conseguenze politiche e dimettersi, visto che anche il Pd ha votato per l’istituzione della commissione. È evidente che le divisioni non stanno nel centrodestra, ma nelle forze di sinistra che governano la Regione”. E aggiunge: “La campagna vaccinale in Toscana ha mostrato grandi crepe in queste settimane, sono stati commessi molti errori. C’è stata e c’è troppa confusione, occorre un veloce cambio di rotta, perché non si può andare avanti così. L’assessore Bezzini ieri è venuto in aula a dirci che i superfragili verranno presi in carico dagli ospedali: ma l’assessore si è assicurato che gli ospedali li prenderanno davvero in carico, che avranno la capacità e le risorse per farlo? L’assessore è venuto in aula dicendoci quanti si sono vaccinati, ma perché non ci dice quanti non si sono vaccinati? Sono domande alle quali non può esimersi dal dare una risposta. Con il commissariamento della Sanità toscana, è urgente voltare pagina”.
Critiche anche dal Movimento 5 Stelle: “Non c’era un piano vaccinale – commenta Silvia Noferi – tutto è stato improvvisato all’ultimo minuto. La verità è che il Pd negli anni ha smantellato il sistema sanitario pubblico toscano e ora ne stiamo pagando le conseguenze”.
“Cos’hanno da nascondere Giani e il Pd sulla campagna vaccinale in Toscana?”, si chiede il deputato toscano di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli. “Hanno forse paura che insieme alla disorganizzazione ormai acclarata vengano individuati anche i responsabili dei privilegi che sono emersi in maniera evidente? Chiedo agli amici di Forza Italia e Lega in Consiglio regionale di sottoscrivere la proposta del gruppo di FdI di istituire una commissione d’inchiesta, bocciata ieri dall’aula ma attivabile autonomamente dalle opposizioni, per fare luce su quanto è accaduto e sta accadendo sui vaccini. La trasparenza in un momento di emergenza deve essere doppia: non ci deve essere spazio per dubbi che alimentano solo sfiducia e rabbia verso le istituzioni”
Foto: Simone Bezzini (Facebook)