Com’è noto lo stadio Artemio Franchi di Firenze è stato inserito tra i 14 progetti che saranno finanziati con le risorse del Pnrr previste nel Fondo complementare del “Piano strategico grandi attrattori culturali”. Per riqualificare l’impianto sportivo che ogni 15 giorni ospita la Fiorentina è previsto un finanziamento di 95 milioni di euro. Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha detto che “nel giro di poche settimane può partire la pubblicazione del bando per il concorso internazionale di progettazione. È un’ottima notizia che conferma l’impegno del Ministero della Cultura, che oltre a vincolare questo monumento, si è attivato per trovare le risorse che consentiranno di renderlo moderno e funzionale”.
Non tutti però sono entusiasti della notizia. Tra questi c’è ad esempio Giovanni Galli, consigliere regionale della Lega nonché ex portiere del Milan, della Nazionale ed anche della Fiorentina. “Al contrario di alcuni esponenti della sinistra che plaudono alla generosità dell’Europa, leggi Recovery Fund, nei confronti dello stadio Franchi, – commenta Galli – vado doverosamente controcorrente, perché i famosi 95 milioni di euro destinati al restauro dell’impianto sportivo che va necessariamente recuperato e messo in sicurezza, in realtà proverranno da quelli presenti nello scostamento di bilancio”. L’esponente della Lega aggiunge che “in parole povere sono soldi targati Italia e non certamente un aiuto europeo”. E prosegue: “Non comprendiamo perché se c’è un imprenditore pronto ad investire 300 milioni di euro per un nuovo impianto (il presidente della Fiorentina Rocco Commisso, ndr), si debba, invece, chiedere a tutti gli italiani un oneroso sacrificio pari a svariate decine di milioni da destinare al restauro della stessa struttura. Oltre a ciò – ha concluso – siamo ora curiosi di leggere il bando annunciato da Nardella, per capire come intenderà rendere appetibile lo stesso impianto; ma, questa, è un’altra storia, su cui torneremo in seguito”.
Sul tema intervengono anche gli Amici di Pisa, che parlano di “vergogna” per tutti i toscani.
“Non discutiamo l’importanza architettonica dello stadio Franchi né mettiamo in discussione la legittima volontà della comunità e tifoseria fiorentina di avere uno stadio moderno, sicuro e funzionale, ma per noi la decisione di utilizzare 95 milioni del Recovery Fund per il Franchi è una vergogna, anzi una vergogna assoluta. Con quale spirito e con quale logica – si chiede Franco Ferraro, presidente del sodalizio – i nostri politici hanno stabilito come prioritario questo investimento? Perché i soldi dei contribuenti devono essere utilizzati in questo progetto? Non vi erano forse altre necessità più urgenti con conseguenze e benefici maggiori per la collettività da fare? Sarebbe facile fare demagogia su questa decisione considerando quante scuole e case popolari, o quali altre infrastrutture si potrebbero realizzare con quei soldi e quanti sarebbero i benefici sociali per l’intera comunità. Una comunità segnata dalla più grave crisi dal dopoguerra, da una drammatica situazione sanitaria che si aggiunge alla delicata crisi economica che ha colpito milioni di famiglie; le risorse, mai sufficienti per tutto, esigono una gestione attenta e di massima efficacia nei risultati. È una vergogna quindi. E non ci si venga a raccontare che sono soldi a beneficio del patrimonio architettonico nazionale, ci sono centinaia anzi migliaia di siti e strutture di grande pregio nella nostra Regione che versano da decenni in grave stato di abbandono e degrado, per le quali sono urgenti investimenti reclamati da tante comunità locali fino ad oggi inascoltate. Con quale logica e soprattutto chi ha deciso e stabilito che il Franchi fosse “la priorità”?. I cittadini toscani hanno diritto a delle risposte, devono sapere quali logiche hanno spinto la classe dirigente a compierle, una risposta chiara ed esaustiva è il minimo che si possa chiedere. Ma la cosa sorprendente quanto incredibile è che esisteva per la specifica situazione dello Stadio a Firenze una alternativa più volte dichiarata e confermata dalla nuova proprietà: la possibilità di costruire il nuovo stadio a Campi Bisenzio, in un’area fuori dal centro ma poco distante, una struttura moderna e in linea con gli obiettivi della società calcistica, investimento fatto poi interamente con capitali privati e non con i soldi pubblici cioè di tutti. Perché questa intenzione e possibilità è stata cosi osteggiata e infine deviata forzatamente utilizzando soldi di tutti per un progetto di restauro che mantiene limiti e dubbi anche per la società che dovrà utilizzarlo?
Gli Amici di Pisa fanno una proposta alternativa:
Noi chiediamo una cosa molto semplice, non si creino cittadini più uguali degli altri, utilizziamo invece bene i soldi che sono disponibili, facciamo gestire dandoli a tutte le comunità locali della Toscana i 95 milioni previsti per il Franchi. Attiviamo un grande piano per lo sviluppo attraverso un concorso di idee per rilanciare turismo attraverso il recupero del patrimonio artistico-culturale regionale, siano cosi finanziati i migliori progetti. Si aiutino e rilancino tutti i territori della regione senza creare ulteriori diseguaglianze economiche e sociali. In campagna elettorale Giani aveva promesso di colmare il gap cresciuto in questi anni tra Firenze e il resto della Regione, mantenga la promessa e si dimostri presidente di tutti i toscani e non di una sola parte. Altrimenti: vergogna!”.