Il lavoro, la famiglia, la palestra, la passione per il beauty (trucchi, creme, trattamenti). C’è questo e molto altro nel mondo di Alessandra Loni. Ma un posto particolare, nel suo cuore, è occupato dal Pisa, di cui è tifosissima da quando era bambina e, per la prima volta, andò all’Arena col suo babbo. Colonna del Club “Pisani al Nord”, Alessandra vive a Milano dal 1990. Sposata, ha due figli.
Ci parli del tuo “sbarco” a Milano?
Sono diplomata in Ragioneria e ho studiato due anni all’Università (Scienze Politiche), per poi capire che non era quello che desideravo fare e così, tramite un amico di famiglia, sono venuta a lavorare a Milano in una società informatica e così quasi tutti i miei lavori hanno sempre interessato quel campo.
Come ti trovi?
Se devo dire la verità non mi sono mai trovata molto bene a Milano, anche se ho parecchi amici. Diciamo che lo stile di vita dei milanesi e la loro freddezza non mi hanno molto aiutato.
Parliamo del tuo lavoro.
Per anni sono stata responsabile Ufficio acquisti di alcune società informatiche. Attualmente aiuto mio marito, che ha un attività in proprio, gestendo la parte contabile e i rapporti con i fornitori. Seguendo la mia passione, che riguarda tutto il mondo beauty, collaboro come “tester” per alcune multinazionali. Naturalmente mi occupo anche della mia famiglia.
Com’è la tua giornata tipo?
La mattina è il momento in cui ho più tempo perché mio figlio è a scuola e quindi tutta la parte lavorativa cerco di concentrarla lì. Poi il resto della giornata la dedico alla famiglia e a qualche oretta in palestra, tempo permettendo.
Cosa ti manca di più di Pisa?
Tutto: amici, famiglia, la città e sopratutto il mare.
E cosa di meno?
Praticamente niente.
Mi diresti un pregio dei pisani?
Come per i toscani in genere direi che è la spontaneità. Quello che hanno da dirti te lo dicono in faccia e questo lo apprezzo moltissimo
Un difetto?
Certe volte si piangono addosso e si lamentano senza provare a fare qualcosa di concreto per la città.
Come te la cavi in cucina?
Possiamo passare alla domanda successiva? (risata). No, scherzi a parte, non mi piace molto cucinare e mi ritrovo sempre a fare gli stessi piatti.
Il tuo piatto preferito?
La zuppa pisana.
Cosa mi dici del Club Pisani al Nord?
Amo far parte del Club perché mi hanno fatto ritrovare la passione per il Pisa che si era un po’ affievolita. Tutti i miei compagni di trasferta, come li chiamo io, sono fantastici e non mi hanno mai fatta sentire fuori posto, anche se in molte occasioni sono l’unica presenza femminile tutti mi hanno sempre fatta sentire a mio agio. Questo anche grazie al mio carattere e alla capacità di adeguarmi a qualsiasi situazione. Un’altra cosa fantastica del Club è che ci aiutiamo come una grande famiglia e se qualcuno può fare qualcosa per l’altro nessuno si tira mai indietro.
Ricordi la tua prima volta all’Arena Garibaldi?
Ero con mio padre e vincemmo. Sinceramente, però, non mi viene in mente contro chi giocavamo. Ricordo bene, invece, che tornando a casa dopo la mia prima volta all’Arena ero tutta esaltata.
Il giocatore del Pisa che più ti è rimasto nel cuore?
Klaus Berggreen è il calciatore che nel corso degli anni mi ha sempre ricordato i bellissimi anni di Romeo.
Il Pisa di quest’anno come lo vedi?
Non sono molto esperta di questioni tecniche per darti una risposta, ma dal ritiro mi sembrava che i nuovi acquisti fossero validi. In special modo mi piace Di Quinzio e il giovane Cuppone, e alcune conferme come Zammarini e Birindelli, che per me faranno una carriera fantastica.
Cosa serve per tornare in B?
Dovremmo dimenticare la vecchia annata e con molti sacrifici e lavoro guardare con serenità alla fine del campionato, cercando di lasciare pochi punti per strada che alla fine potrebbero fare la differenza. L’inizio, purtroppo, non è stato dei migliori…
Il sogno di un pisano… è sempre quello?
Il sogno di un pisano è quello di portare in alto la propria città e di farla apprezzare agli altri. Se intendi come “pisano tifoso” sicuramente quello di poter rivivere la serie A.