Grande successo alle Officine Garibaldi di Pisa per l’apertura del nuovo polo museale ARTinGENIO MUSEUM, nato su iniziativa di ARTinGENIO in collaborazione con Officine Garibaldi e PaimBiolabor e il patrocinio del Comune di Pisa. Protagonista della serata il critico d’arte Vittorio Sgarbi. “Sono felice di aver aperto questo istituto – ha detto Sgarbi – in una struttura che pur essendo dissonante con la tradizione monumentale della città ha una sua pulizia e neutralità. Qui si fondono l’arte e il genio. Qualcosa che sono caratteristica dell’Italia e di Pisa. Non per nulla la grande arte italiana, ancor prima di Giotto nasce a Pisa. Giovanni e Nicola Pisano sono i primi artisti italiani. Parlano per primi la lingua volgare e del popolo. Da questo punto di vista arte e genio di Pisa sono una cosa sola”.
Hanno preso parte all’evento d’inaugurazione Giancarlo Freggia, presidente di Officine Garibaldi, il sindaco di Pisa Michele Conti, la vicesindaco Raffaella Bonsangue, gli assessori alla Cultura Pierpaolo Magnani e del Turismo e Commercio Paolo Pesciatini. La serata è stata presentata da Manuela Arrighi, direttrice di Officine Garibaldi e Francesco Corsi, direttore del museo e presidente di ARTinGENIO.
Ma cosa si può ammirare nel nuovo museo? Quadri, fotografie e sculture, accanto a manoscritti e libri miniati. Tre le sezioni principali “Ecologia”, con opere di arte contemporanea ricche di richiami alla natura, realizzate con l’uso di materiali naturali come foglie e legno; “Oltre la Pandemia” con le fotografie di Noemi Gherrero; “Tra Medioevo e Contemporanei”, con capolavori di calligrafia, miniatura gotica e rinascimentale, stampe e incisioni che hanno dato il via all’arte in serie. Oltre a queste sezioni in esposizione le 30 opere selezionate nell’ambito del Premio “ARTinGENIO MUSEUM 2021”.
Al termine dell’inaugurazione sono stati proclamati i tre vincitori del concorso, giudicati dalla professoressa Veronica Ferretti, storica e critico d’arte, dal professor Luciano Carini, gallerista dal 1972 e critico d’arte, dal dottor Francesco Corsi, direttore del Museo ARTinGENIO. A premiarli Vittorio Sgarbi: primo premio per Elia Inderle, con un’opera pittorica, Linee di Pensiero 1, olio e smalti su tela; secondo premio sempre per un’opera pittorica a Peter Nussbaum, Pittura – Solve Et Coagula, pittura multistrato acrilico trasparente su legno; terzo posto per Filippo Tincolini, con la sua opera scultorea – Inflatable, 2020, Marmo.
“Questa iniziativa così importante è in realtà una sfida – ha commentato Sgarbi -. Il tentativo di far sentire che oggi non si è soltanto epigoni e subalterni alla grande arte ma si può tentare una nuova strada. I tre premiati ci indicano strade diverse ma il cui impegno è certamente non discutibile. Dei tanti qua presenti alcun vivono in una specie di traino, altri tentano di muoversi con autonomia. Non è facile proporre qualcosa che incide, senza riprodurre forme già fatte. Nell’arte deve esserci divertimento. Il divertimento dell’artista deve essere proprio quello di aprire storie nuove”.
Tra i tanti ospiti, Patrizia Gucci, Francesco Mori, sue le vetrate del Battistero di Pisa, di cui sono esposti i bozzetti, e Mimmo Centonze, artista di fama internazionale le cui opere sono esposte in diversi musei di tutto il mondo. Tra le opere presenti quelle di Ettore de Conciliis, artista molto impegnato in campo sociale.
Il museo sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 13.00. Altri giorni e orari concordabili su appuntamento. Le opere dei 30 artisti individuati per il Premio saranno in mostra fino al 24 giugno.