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Il Tar boccia il ricorso che voleva fermare il Viola Park

- Sport
14 Giugno 2021

Il Tribunale amministrativo regionale ha dichiarato inammissibile il ricorso dell’associazione Italia Nostra, che aveva chiesto la sospensione dei lavori in un’area di Bagno a Ripoli, alle porte di Firenze, dove sta sorgendo il futuro centro sportivo della Fiorentina.  La richiesta di sospensiva era stata motivata dal fatto che la realizzazione del centro sportivo era già cominciata: “I lavori progrediscono con particolare celerità, rischiando l’irreversibile trasformazione del territorio”.

In un comunicato Italia Nostra spiega che “il ricorso non era contro la società della Fiorentina, né contro il suo presidente, e tanto meno contro i tifosi viola“. Era stato presentato per la presunta illegittimità dei provvedimenti amministrativi approvati dall’amministrazione comunale di Bagno a Ripoli, per poter realizzare un centro sportivo privato, “con notevolissimo consumo di suolo, in un’area extraurbana che è paesisticamente vincolata e tutelata, in cui la vigente normativa regionale, cioè il Pit vieta di costruire”. I giudici, però, hanno stabilito che tutto è stato fatto secondo le regole. Dunque i lavori vanno avanti.

La felicità di Commisso

“Sono davvero felice che il Tar abbia rigettato il ricorso per bloccare i lavori del Viola Park”, dice il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso. “Il Comune di Bagno a Ripoli nella persona del sindaco Francesco Casini mi ha sempre confermato che l’iter per l’approvazione del procedimento è stato scrupoloso e ha ricevuto le autorizzazioni da parte di tutti i soggetti e tutte le Istituzioni coinvolte – prosegue il patron viola -. Ora spero si possano finalmente proseguire, in serenità, i lavori per questo progetto così importante non solo per la Fiorentina e per il Popolo Viola, ma anche per l’Italia intera”.

E quella del sindaco di Bagno a Ripoli

“Una notizia molto positiva che attendevamo con fiducia”, ha detto Francesco Casini, sindaco di Bagno a Ripoli. “La stessa fiducia che abbiamo sempre avuto, non solo per la tardività del ricorso, ma anche per la bontà del percorso amministrativo intrapreso dal Comune e da tutti gli altri enti coinvolti: Regione, Città Metropolitana e Soprintendenza. Per quanto rapido, l’iter è stato estremamente rigoroso e rispettoso di tutte le norme. Ora avanti tutta per la realizzazione di questo investimento, importantissimo per Bagno a Ripoli, per il territorio metropolitano e per la Fiorentina. Un messaggio importante per la ripresa economica che ci attende e che dimostra che nel nostro Paese si può investire e lo si può fare in tempi non biblici”.

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