– Ilaria Clara Urciuoli –
Utilizzando la teoria dei grafi, che tanta parte riesce a rappresentare della realtà a noi circostante, possiamo dire che oggi ci troviamo davanti un hub (nodo centrale collegato a tanti altri nodi di una rete, nel nostro caso Firenze e le sue Gallerie degli Uffizi) che sta creando legami con diversi piccoli nodi del grafo, realtà più isolate che grazie a questi collegamenti saranno più facilmente visibili e quindi visitabili. Queste realtà, marginali dal punto di vista delle tratte turistiche ma rilevanti all’interno dell’economia storica e culturale locale, sono al momento cinque: Poppi, Anghiari, Castel Fiorentino (tutte in provincia di Arezzo), San Godenzio e Montespertoli (in provincia di Firenze) che hanno realizzato con le Gallerie dirette da Eike Shmidt “Terre degli Uffizi”, il progetto appena presentato nella meravigliosa cornice di Villa Bardini. Si realizza così un primo, concreto passo di quegli “Uffizi diffusi”, che, complice la pandemia che ci ha costretti a rivedere alcune dinamiche, puntano alla delocalizzazione e alla valorizzazione delle molteplici realtà toscane grazie all’esposizione in decentrati spazi museali locali di opere d’arte attualmente collocate nei depositi degli Uffizi. Il progetto vede ancora una volta lavorare congiuntamente la Fondazione CR Firenze e le Gallerie fiorentine che hanno a questo scopo stipulato un protocollo di intesa della durata di cinque anni.
Temi centrali per questa nuova modalità di fruizione dell’arte restano dunque turismo sostenibile e legame con il territorio, che si realizzano in cinque nuove mostre che apriranno tra il 17 luglio e il 2 ottobre. Ma l’obiettivo di queste esposizioni non è solo legato ad una pur auspicata ripresa del turismo: si spera infatti di riuscire a coinvolgere in primis la popolazione locale per rinforzarne – come spiegato da Shmidt – il senso di appartenenza e identità che è alle radici del più alto, del più nobile senso civico.
Le prime due mostre in programma interessano le celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante: esse sono infatti “Nel segno di Dante“, che si terrà nel Castello dei conti Guidi a Poppi dal 17 luglio al 30 novembre 2021 e “Dante Alighieri e Andrea del Castagno tornano a San Godenzo“, ospitata al Centro visita del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna di San Godenzo dal 26 luglio al 5 settembre 2021.
La mostra dal titolo “La civiltà delle armi e le Corti del Rinascimento“, che aprirà il prossimo 12 agosto e sarà visibile fino al 6 gennaio 2022 nel Museo della Battaglia di Anghiari nell’omonima cittadina in provincia di Arezzo, vuole invece evidenziare le relazioni fra città e periferia nel periodo d’oro della Toscana, mentre a Montespertoli, nel Museo di arte sacra di San Piero in Mercato dal 25 settembre al 10 dicembre 2021 la riflessione verterà sulla diffusione dello stile di Giotto in tutta la Valdelsa attraverso la mostra Pittori giotteschi in Valdelsa.
Infine l’esposizione “L’ultimo sigillo“, ospitata nella Pinacoteca comunale di Castiglion Fiorentino dal 2 ottobre 2021 al 6 gennaio 2022, avrà come figura centrale della riflessione San Francesco di Assisi, che ha nel Santuario della Verna, vicino a Castiglion Fiorentino, uno dei luoghi più celebrati della cristianità.
Ilaria Clara Urciuoli
Foto: uffizi.it