– Maurizio Ficeli –
Nell’agosto dello scorso anno era stato annunciato l’imminente inizio dei lavori di restauro della chiesa di San Francesco, ormai chiusa da cinque anni, precisamente dall’aprile 2016, a causa sia di problemi strutturali sia per il cedimento di una parte del tetto. La Soprintendenza rese noto che i lavori sarebbero dovuti terminare tra la fine del 2023 e l’inizio 2024, e che avrebbero riguardato anche la sala del Capitolo di San Bonaventura nel chiostro, il campanile pensile e diversi affreschi. A tutt’oggi abbiamo alcuni dubbi sul fatto che questo cronoprogramma possa essere rispettato perché, da indiscrezioni raccolte, la situazione è la seguente: nell’omonima piazza della chiesa, davanti alla facciata principale, da alcuni anni sono montate le impalcature del cantiere, però non si notano lavori in corso; all’interno non si può accedere, quindi non possiamo sapere cosa sta avvenendo, passando da fuori non si percepisce alcun rumore che faccia pensare che i lavori di restauro stanno procedendo. Nella parte posteriore della chiesa, lato via Buonarroti, sono state tolte le impalcature, mentre nel lato di via San Francesco, dove c’è una entrata laterale con cancello che porta in chiesa, vi è una rete metallica ed intorno tante erbacce e degrado.
Anni fa politici di diverso schieramento, supportati da ministri a livello nazionale, annunciarono imminenti finanziamenti per fare ritornare questa chiesa che, non va dimenticato, è monumento nazionale, all’antico splendore, ma al di là dei proclami o delle buone intenzioni non ci pare sia stata fatta tanta strada.
Ci permettiamo di chiedere a chi di dovere, a cominciare dalla Soprintendenza, dai parlamentari pisani e agli amministratori locali, che si faccia chiarezza sullo stato dei lavori, perché è veramente un peccato, per non dire uno scandalo, che un monumento di tale valore, come la chiesa di San Francesco, sia da anni in certe condizioni. Un autentico colpo al cuore per tutti i pisani che amano la propria città, ma anche per i turisti. A Lucca, a Siena o a Firenze una situazione del genere è difficile da trovare. Auspichiamo che si faccia presto il punto della situazione e che i lavori possano terminare entro tempi ragionevoli.
Maurizio Ficeli