SPIGOLATURE / Idee, recensioni, opinioni, fatti, chiacchiere di Guido Martinelli
Brutta mattinata stamani. Finalmente piove (governo ladro! Ma sarà vera pioggia? Oppure i liquidi che usano gli alieni per pulire le loro astronavi invisibili ferme sulle nostre teste?) ma non riesco a godermi in pieno il ritrovato frescolino. Mentre scrivo inizio ad avvertire un fastidio crescente all’orecchio destro. Una specie di sibilo, sottile, lontano, intermittente. Non è un acufene, è più sordo, meccanico, mi pare che venga dalla testa. Anzi, di sicuro proviene da lì.
Per una mezz’oretta ho pensato alle possibili cause e sono stato sul punto di chiamare il mio dottore nonostante sia domenica: ci si conosce da secoli, non si formalizzerà di sicuro per una simile chiamata. Poi ho avuto un’insight. Una vera e propria folgorazione. Si è rotto un microchip iniettato col vaccino. Certo, perché non ci ho pensato prima? Quello che scrivono in rete persone molto più informate di me, povero paria, o tanti presunti scienziati pagati dalle case farmaceutiche, non può che essere vero.
Ci sono tutti questi microchips nei nostri corpi che controllano tutto quel che facciamo condizionandolo, ci sono. Esistono. Solo un ingenuo può negarlo. D’altronde siamo dentro la più grande macchinazione della storia dell’uomo con questo virus, mica all’interno di una favola di Perrault!
Un mio amico dice che magari un giorno qualcuno pigerà un bottone e salteremo tutti per aria. Siamo talmente in troppi su questo piccolo pianetino sempre più povero di risorse, insiste lui, che un bel ripulisti non farà altro che comodo. Chi può dirlo? Ma io sono meno pessimista.
Credo e auspico che l’intento sia meno catastrofico. Magari vogliono solo controllarci bene bene per vederci di più e meglio i prodotti commerciali delle multinazionali.
Forse dipende dal fatto che ho creduto a babbo natale fino a tredici anni. Ma intanto il sibilo mi pare persino aumentare leggermente d’intensità, sempre flebile ma più costante. Mi comincia a serpeggiare un po’ di timore strisciante. Devo fare qualcosa, a tutti i costi. Ma a chi rivolgermi?
Esistono ditte specializzate nella riparazione di questi aggeggi? Ma chi li ha costruiti? Apple? Microsoft? Su Marte gli alieni? O forse devo sentire direttamente Soros? Qualcuno di voi ha il suo numero?