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La guerra dei rifiuti nel Pd

- Politica
11 Novembre 2021

La spazzatura per strada è una spina nel fianco per chi amministra una città. Solo ipotizzare certe scene di degrado toglie il sonno. A Roma i problemi vanno avanti da anni, di emergenza in emergenza, senza che sia mai stata trovata una soluzione degna di questo nome. La situazione è drammatica, per non dire imbarazzante. Sicuramente non degna di un paese civile. Il neo sindaco Roberto Gualtieri appena insediatosi ha annunciato un piano straordinario per ripulire la città, promettendo il ritorno alla normalità entro Natale. Una buona notizia, che però deve tradursi in fatti concreti (e risultati). I problemi da affrontare sono molti. Tra gli ultimi c’è anche il venir meno della disponibilità ad accogliere i rifiuti romani da parte di alcuni destinatari dati per certi, come ad esempio la Regione Toscana.

Nei giorni scorsi quando sono circolati i primi piani di smistamento dei rifiuti, tra destinazioni italiane ed europee, era emerso che circa 170 tonnellate al giorno sarebbero finite in Toscana, nello specifico in provincia di Livorno. Ma, a sorpresa, è arrivato un secco no. Il governatore Eugenio Giani ha detto che “spesso la stampa arriva prima del decisore politico ma in questo caso il decisore politico, Regione Toscana, di cui io sono il presidente e tutelare giuridico, non ha fatto nessun accordo con il Comune di Roma per lo smaltimento di rifiuti”. Tradotto in soldoni vuol dire che la Toscana non vuole quei rifiuti, almeno per ora. Giani è del Pd e non è da escludere che, alla fine, questo possa fargli cambiare idea, per non fare uno sgarro al compagno di partito che governa la Capitale. Giani però ha fatto capire, a chiare lettere, che non si possono fare i conti senza l’oste, che è necessario trattare. In altre parole, che di questo “favore” fatto a Roma il Governo si ricordi quando si dovrà trattare qualche dossier caro alla Toscana.

Ma è davvero così alto il muro che Giani ha innalzato davanti ai rifiuti di Roma? Francesco Torselli e Alessandro Capecchi, consiglieri regionali toscani di Fratelli d’Italia, vogliono vederci chiaro: “Giani dice che non esiste alcun accordo, ma a noi non bastano le sue inconsistenti parole. Non dimentichiamoci che l’ex presidente Enrico Rossi, non meno di due settimane fa, ha riferito in commissione d’inchiesta che l’ultimo accordo con la Regione Lazio risaliva al 2019. Peccato che invece scada proprio quest’anno. Pretendiamo che Giani venga in consiglio regionale a dichiarare ufficialmente che neanche un sacchetto di spazzatura romana, o di qualsiasi altra città, arriverà in Toscana”.

Il tema rifiuti di Roma, dunque, diventa di stretta attualità politica in Toscana. Non solo per la gestione di questa ennesima emergenza della Capitale, ma anche per il futuro. Vedremo se e quanto durerà il braccio di ferro tra Toscana e città di Roma. Un “duello” che appare tutto interno al Pd, rispetto al quale Letta non potrà fare finta di nulla.

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Giornalista.

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