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Il marchio di Italiano

- Sport
6 Dicembre 2021

Tommaso Giacomelli

Il derby dell’Appenino, la consueta partita tra Bologna e Fiorentina, è una sfida sentita, intrisa di storia e di passione per due tifoserie completamente votate alla squadra di calcio della propria città. Un testa a testa in classifica con posizioni privilegiate, direttamente con vista sull’Europa, uno scenario che non si presentava da fine anni ‘90. Alla fine a spuntarla è stata la Fiorentina con una vittoria per 3 a 2, in completo giallo-Viola la truppa di Vincenzo Italiano ha mostrato di avere quel quid in più rispetto a quella del collega Mihajlovic.

I gigliati tornano quindi a vincere in trasferta, fatto che non accadeva ormai da due mesi, quando Vlahovic trafiggeva su calcio di rigore la difesa dell’Udinese. Da allora, fuori dalle mura amiche del Franchi erano arrivate solo delle sconfitte, alcune pesanti come quella di Empoli. Il successo al Dall’Ara, invece, ha dimostrato che i meccanismi di gioco sono ben oliati, tutto fila alla meraviglia, l’identità data dall’ex tecnico dello Spezia è chiara e anche cambiando gli interpreti, ognuno sa cosa fare. Deve essere registrato ancora qualcosa in difesa, dove non sono mancate delle sbavature, così come la gestione degli ultimi minuti, in cui la Fiorentina ha subito nuovamente un pericoloso gol. La strada però è quella giusta, in pochi mesi è stato cambiato il volto a una squadra fragile, dandole una fisionomia vincente e organizzata.

La continuità di risultati era l’ultima cosa che mancava per sorridere a pieno, con i tre punti di Bologna, la Fiorentina trova uno slancio importante che consolida gruppo e ambiente. Adesso si può pensare di recuperare pedine preziose che ancora non hanno carburato, come Castrovilli, e blindare – almeno a gennaio – chi ha reso possibile questa formidabile ascesa nell’Olimpo della Serie A, Dusan Vlahovic.

Il serbo ha segnato il suo trentesimo gol nell’anno solare, infrangendo un altro record. Il ventenne è una macchina da guerra nonché un infallibile cecchino dagli undici metri. Dato il quinto posto in classifica e la credibilità ottenuta fino a qui, è auspicabile accontentare i desideri dell’allenatore nell’apportare i giusti ritocchi alla rosa nella prossima finestra di mercato, per coltivare ancora di più le ambizioni che portano direttamente all’Europa.

 

Foto: Michele Nucci / LaPresse (ilGiornale.it)

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