– Tommaso Giacomelli –
L’allergia ai pareggi sembra essere superata, la Fiorentina rimedia un altro segno X sul suo percorso, e aggiunge l’1 a 1 di Verona al 2 a 2 del Franchi contro il Sassuolo. Stavolta però alla Viola va di lusso il punticino conquistato in trasferta, perché la truppa di Vincenzo Italiano stecca la partita per oltre 80 minuti. Gli uomini di Tudor, seppur in larga parte rimaneggiati, tengono in scacco la compagine toscana, che non riesce ad avere la solita manovra fluida e pericolosa.
La fisicità del Verona si è fatta sentire, i giocatori molto muscolari degli scaligeri hanno sempre avuto la meglio negli scontri con i viola, che di conseguenza sono arrivati costantemente secondi sulla palla. È mancata poi la consueta qualità nella costruzione del gioco, spesso i gigliati hanno manovrato in maniera pasticciata, spingendo pochissimo sulle fasce, che sono state la vera arma in più di questo girone d’andata. Una formazione probabilmente disegnata male dal principio dal suo tecnico, infatti destano qualche perplessità le rinunce di Italiano a Quarta e Odriozola. Specialmente l’assenza dell’argentino al centro della difesa si è fatta sentire, perché il piede delicato dello stopper sudamericano è sempre servito quando la manovra non poteva partire da Torreira. Senza Quarta, questo compito è stato portato avanti in modo insufficiente da Milenkovic e da Igor, che non hanno di certo le qualità nell’impostazione dell’argentino, mentre Torreira ha avuto qualche difficoltà in più visto l’asfissiante pressing ricevuto per tutto il match.
I lanci lunghi verso Vlahovic, che ha lottato come un leone buttandosi con forza su ogni pallone non mollando nessun duello, sono stati l’arma più importante dell’intera gara. L’uomo della provvidenza stavolta, però, non è stato il centravanti serbo ma il subentrante Castrovilli. Il dieci della Fiorentina ha siglato la rete del pareggio con un bel tuffo in area, dopo un grande inserimento. Recuperare il campione d’Europa è uno degli obiettivi della seconda parte del campionato, dato che finora tra infortuni e difficoltà di inserimento nel nuovo modulo, è retrocesso nelle gerarchie di Italiano. Il talento viola è uno dei grandi patrimoni tecnici da non dissipare, questo gol può dargli la spinta per togliersi la polvere di dosso e tornare a incantare come ha fatto nel passato.
Alla fine il pareggio con l’Hellas Verona, squadra arcigna e campo ostico dove tante grandi della Serie A sono cadute, porta alla causa un punto che fa chiudere il girone d’andata a 32 punti. Un bilancio sicuramente positivo, ma la Fiorentina sembra avere le doti per fare ancora meglio di quanto ottenuto fino a qui. Nel frattempo è ufficiale l’arrivo di Jonathan Ikoné, esterno offensivo francese di 23 anni, che arriva dal Lille per 14 milioni di euro. Il talentuoso giocatore di fascia va ad ampliare la batteria di esterni a disposizione di Italiano, gli elementi imprescindibili per far rendere al meglio la filosofia di gioco del coach gigliato. La Viola mette così a segno un colpo importante, che dimostra la voglia della società di crescere e di cercare di entrare il prima possibile in Europa.
Foto: Emanuele Pennacchio (Ansa) – ilGiornale.it