La nuova edizione di Pitti Uomo, alla Fortezza da Basso di Firenze, è apparsa dismessa e un po’ meno euforica rispetto al passato. Un’intera ala è stata infatti chiusa e gli stand erano circa 600, il 30% in meno del solito. Anche l’affluenza di visitatori è sensibilmente scesa e tra i corridoi e nelle parti esterne sono pochi coloro che hanno aderito in presenza.
Tutti i party e gli eventi sono stati cancellati e anche la grande Guest Designer Ann Demeulemeester ha provveduto a dare forfait. L’evento tanto atteso, la sfilata alla Stazione Leopolda, è stata rimandata al prossimo giugno, confidando in tempi migliori.
A causa dei nuovi contagi, la kermesse di moda più prestigiosa del pianeta ha avuto una battuta d’arresto. Eppure, in queste giornate ventose ma piene di sole, c’è stato un piccolo segnale di rinascita da parte di chi ha aderito, da coloro che – nonostante tutto – hanno voluto esserci. I marchi italiani e stranieri che hanno deciso di partecipare sono positivi, nel senso migliore del termine, ed allora via libera alla ecosostenibilità, punto cardine della nuova moda internazionale. Questa volta si punta tutto sull’ecofashion: giacche, pantaloni, scarpe ed accessori rigorosamente incentrati su una nuova visione green del settore moda.
L’uomo del 2022 sarà quindi amico dell’ambiente. Le nuove proposte della moda maschile, in contemporanea a Pitti Bimbo, hanno un comune denominatore: il riciclo. Il tema di quest’anno è Reflections: un nuovo concept sull’arte dello specchiarsi attraverso punti di vista insoliti e soluzioni inedite, grazie agli allestimenti del creative director Angelo Figus, dove infatti la sostenibilità appare come nuovo modo di vedersi.
Barbara Cialdi