– Andrea Cosimi –
Nel bel mezzo del Viale delle Piagge, là dove fino a poco tempo fa c’erano “le Ninfe”, è prevista il 12 maggio l’inaugurazione di “Alpaca”, un locale con ampia capacità ricettiva esterna e con all’interno una seconda sala tavoli, American bar e bancone caffetteria. Abbiamo incontrato il direttore, Luca Pacini Bruguier, per farci raccontare questa nuova avventura imprenditoriale.
Come nasce Alpaca?
“Dall’idea di ricreare un punto di aggregazione come lo erano i bar degli anni Ottanta, aperti a qualsiasi ora, dove si possa prendere un semplice caffè, pranzare o cenare: l’ambizione sarebbe quella di ricreare quelle atmosfere tipiche di quando ero giovane, un luogo dove andare sapendo di poter incontrare persone con le quali scambiare due parole e passare qualche ora spensierata. Per certi versi è un po’ come cercare di ritornare indietro nel tempo”.
In cosa si caratterizzerà l’offerta del vostro locale?
“Ci poniamo l’obiettivo di una nuova offerta a 360 gradi: due ‘isole’ esterne, una coperta e l’altra chiusa su tre lati, sedie ‘vintage’, piatti particolari dove servire le pizze, un casottino del gelato e delle bevande a base di frutta e verdura, serate aperitivo con musica dal vivo, dopo cena con musica prevalentemente jazz. All’interno anche un flipper, un biliardino e un tavolo da ping pong: il Viale delle Piagge è un punto di Pisa bellissimo e facilmente raggiungibile, e non solo in auto. Vorrei, vorremmo, se possibile, che la gente invece di prendere ‘un caffè al volo’ recuperasse il piacere della compagnia e delle piccole cose. La struttura – prosegue Pacini – sarà caratterizzata da colori tenui, dal verde all’azzurro acqua marina, grandi gazebo che un po’ ricordino le feste di un tempo, e particolare attenzione sarà data agli spazi verdi, così che anche guardarsi intorno sia un momento di piacere”.
A che tipo di ristorazione puntate?
“La cucina sarà ispirata alla tradizione Pisana”: dalla zuppa alla trippa, dalla pappa al pomodoro ai fegatelli con le rape, dalle seppie con bietole al baccalà fritto, carne toscana di allevamento. Insomma, cercheremo di offrire piatti che riportano al passato e lo faremo, quanto meno speriamo di farlo e ce la metteremo tutta perché sia così, attraverso i sapori e l’atmosfera che vogliamo ricreare”.