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La “Pocahontas” del tifo nerazzurro: su e giù per l’Italia per non lasciare mai solo il Pisa

- Sport
25 Luglio 2022

Maurizio Ficeli

Continua il nostro giro per raccontare i vari personaggi del tifo nerazzurro, quelli sempre presenti, che non conoscono ostacoli e difficoltà. Oggi vi parliamo di Ilaria Vettori, conosciuta come “Pocahontas” per una vaga somiglianza con il personaggio della Disney. Tifosa della prima ora, quest’anno appena il Pisa ha raggiunto il ritiro estivo di Rovetta (Bergamo) era già sul posto, in prima fila, con il suo compagno Massimo Di Gaddo. Che piova o ci sia il sole Ilaria non si perde una partita del suo amato Pisa, sia che giochi a Lecce come a Cittadella, a Reggio Calabria come a Benevento. Anche quest’anno è già pronta e carica per seguire i Neroazzurri lungo tutto lo stivale. La ringraziamo per aver accettato di rispondere ad alcune nostre domande.

Quando ha iniziato a seguire il Pisa?
“Avevo undici o dodici anni, con mio zio e mio cugino. Non ricordo la prima partita del Pisa, ne ho viste così tante, ma con Romeo abbiamo visto tanti campioni, da Platini a Maradona e sono state grandissime emozioni”.

Quali trasferte ricorda in particolare?
“Quella più bella e impegnativa è stata forse Foggia. Ci presero a sassate al ritorno sul pullman, ma penso ne sia valsa la pena… stupenda pure quella di Cremona… ed è il 2 a 0… ho pure una felpa rossa con quella scritta. Ogni partita, ogni ‘transumanza’ ha ed ha avuto il proprio fascino”.

Sui social si vede spesso la sua foto con il pollice alzato, ha un significato particolare?
“Il mio gesto è solo scaramantico, sono molto superstiziosa”.

Come ha vissuto lo scorso campionato e soprattutto la finale con il Monza?
“Sinceramente mi sarei aspettata molto di più… la delusione per la sconfitta con il Monza è stata tanta, speravo nella promozione, visto com’era andato il girone di andata. Purtroppo abbiamo perso un sacco di punti in quello di ritorno.. Vediamo quest’anno cosa riusciremo a fare. Più che una B sarà un campionato di A2 viste le squadre che ci sono… ma se riusciremo a costruire un buon organico sono fiduciosa”.

Parliamo del ritiro del Pisa a Rovetta, che impressioni ha avuto?
“Ho notato un bell’ambiente, i ragazzi erano sereni e contenti del nuovo allenatore, ovviamente pure dispiaciuti per la partenza di mister D’Angelo”.

Cosa si sente di dire dopo tutti questi anni che segue il Pisa?
“Ho avuto modo di conoscere persone fantastiche e divertenti”.

Qualche allenatore o giocatore che ricorda con piacere?
“L’allenatore nel cuore è Rino Gattuso, un uomo esagerato, uno di noi. Ho avuto modo di conoscerlo, direi che è unico. Un giocatore invece è Edgar Cani, bravissimo ragazzo fuori e dentro il campo”.

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