Gli Amici di Pisa preoccupati per la mancata rappresentatività del territorio al prossimo Parlamento. Mancano i contenuti politici di sviluppo del territorio pisano.
Le imminenti elezioni al Parlamento scatenano il lavoro febbrile delle segreterie dei partiti, impegnate ad impostare programmi e candidati da proporre agli elettori. Analogamente la stampa segue da vicino queste vicende che assumono i contorni da soap opera: non si parla di programmi per il territorio, è nascosta ogni “Agenda Pisana” sulle priorità da portare in Parlamento per le croniche necessità irrisolte. Lavoro, infrastrutture ferroviarie e stradali, progetti di crescita e attrattività produttiva ed economica sono temi che ci aspettavamo emergessero in modo significativo. Invece abbiamo letto sulla stampa che le convenienze del collegio di Firenze collocherebbe dei “paracadutati” su quello di Pisa. Con tutto il rispetto, essi nulla sanno dei problemi del territorio e tanto meno mai si sono visti battersi per questo. Ecco, il “manualità Cencelli” torna sovrano.
La domanda, anche più d’una, non possiamo sottacerla: chi vuole lo sviluppo del territorio pisano, di quello infrastrutturale ferroviario e stradale costiero, della lotta allo spopolamento e all’impoverimento delle famiglie? Questo ci saremmo aspettati che emergesse. Probabilmente le priorità dei partiti sono altre: il territorio, in tutte le sue articolazioni, vigili e si faccia sentire sulle varie scrivanie politiche. Siamo sulla strada sbagliata, adesso.
La Presidente degli Amici di Pisa
Prof.ssa Maria Luisa Ceccarelli Lemut