Raccogliamo l’appello lanciato dalla sezione pisana di Italia Nostra per salvare la Chiesa di San Francesco, prima che sia troppo tardi. Un edificio sacro bellissimo e ricco di storia, monumento nazionale dal 1893.
“2,7 milioni di euro sono necessari per mettere in sicurezza la copertura e restaurare la chiesa evitando che crolli con tutto ciò che contiene. Di questa cifra, la Fondazione Pisa è disposta a mettere 2,4 milioni, ovvero circa il 90%. E lo ha comunicato più di tre mesi fa al ministero dei Beni culturali, essendo la chiesa proprietà del Demanio. Basta solo una risposta da parte del ministero, con i restanti trecentomila euro. E la risposta non arriva. E nel frattempo piove in chiesa, piove sugli affreschi, le travi sono sempre più vicine a crollare sulle opere d’arte ancora contenute in una delle chiese più importanti della città ma anche d’Italia”.
E pensare che i francesi portarono via da qui nel 1813 come “risarcimento di guerra” due enormi tavole capolavori della storia dell’arte, la “Maestà del Louvre” (sic!) di Cimabue e “San Francesco che riceve le stigmate” di Giotto, considerando gli italiani poco più che bestie ignoranti, e pertanto le tavole degne di stare solo nel Museo Napoleon, oggi Louvre”.