– Maurizio Ficeli –
Si può dire che “l’ammalato ha preso un brodino”. Primo punto in trasferta, che fa morale ma bisogna continuare. Il Pisa guadagna un punto prezioso in un momento difficile. Ci pensa Gliozzi a pareggiare il gol del veneziano Nowkowich permettendo ai neroazzurri di muovere la classifica, anche se permane l’ultimo posto. Rimangono delle oggettive difficoltà, anche se è stato positivo il fatto che, pur in 10 per l’espulsione di Ionita, la squadra ha tenuto botta. Ma quanta sofferenza, mamma mia! Ora è importante sfruttare il periodo di sosta, anche se saranno assenti ben otto elementi impegnati con le rispettive nazionali. C’è ancora tanto da lavorare, valutando e analizzando ciò che non ha funzionato, la strada è ancora lunga e difficoltosa.
Prendiamo ciò che è di buono c’è stato a Venezia, anche se dobbiamo ancora crescere, specie a livello di gioco. I tifosi credono in questa squadra ed anche al “Penzo” lo hanno ancora una volta dimostrato. Malgrado l’ultimo posto in classifica, infatti, in oltre 500 erano presenti sugli spalti dello stadio veneziano. Chi scrive stavolta stavolta si è dovuto accontentare di vedere la gara da casa per motivi di salute. Dopo le trasferte di Cittadella e Bolzano, stavolta mi è toccato dare forfait. Per me, come per molti altri tifosi, le gare il sabato ed a certi orari da ora di pranzo, sono alquanto scomode, già quando si gioca in casa, figuriamoci in trasferta. Come già altre volte ho ricordato preferisco il calcio giocato di domenica alle 15, anche se purtroppo ormai è solo un’utopia a causa degli interessi economici legati ai ben noti diritti tv.
Tornando alla trasferta in laguna, tanti tifosi sono partiti di buon mattino raggiungendo il capoluogo veneto con la solita carovana di auto e minivan, oltre ai classici pullman del Club Autonomo organizzato da Marco e Sabrina Pavolettoni e quello del Centro Coordinamento di Liana Bandini, il cui marito, Claudio Carnicelli, oggi festeggiava il compleanno (auguri!). Altri tifosi che ci fa piacere ricordare, sempre presenti ad ogni trasferta con il Club Autonomo, sono Carla Ciardi e il marito Brunello Bacciarelli. Vivono a Cenaia dove gestiscono un vivaio di aloe e piante che espongono nei vari mercati locali.
Prima della gara c’è stata un po’ di ansia, mista a vari interrogativi da parte di tutti i supporter nerazzurri per questa gara che, sicuramente, avrebbe potuto essere una svolta, sia in un senso che nell’altro, per i colori nerazzurri. Allo stadio i tifosi del Pisa hanno colorato il settore loro riservato, come sempre, con striscioni e bandieroni. Qualche scaramuccia verbale con i tifosi locali con cui non corre buon sangue da tempo. Prima dell’inizio della gara è stato osservato un minuto di raccoglimento per ricordare le vittime della tragica alluvione nelle Marche.
Iniziano le ostilità con i locali che hanno la prima palla gol all’8′ con Candela, che ha la meglio su Beruatto e serve dalla destra Fiordilino che con un tiro di piatto coglie il palo a portiere battuto. Pericolo scampato a cui il Pisa replica con un tiro su girata di Peppino Sibilli che finisce alto sopra la traversa. In seguito c’è una bella giocata di Nagy a servire Gliozzi, ma quest’ultimo viene anticipato da un avversario in corner. Pisa che insiste di nuovo con Sibilli ma il pallone finisce alto. A 5 minuti dal termine c’è la doccia fredda per il Pisa, che va in svantaggio grazie ad una rete di Nowakovich che di destro batte Nicolas. Per fortuna lo svantaggio dura appena tre minuti in quanto Gliozzi, lanciato, riesce a resistere nel duello con Ceccaroni, e con un destro insacca in rete riportando in parità le sorti, mentre i tifosi nerazzurri esplodono di gioia.
Inizia la ripresa ed il Pisa prova a pungere con Beruatto ma la palla va alta sopra la traversa, poi Nicolas salva la propria porta in due occasioni. Al 71′ il Pisa resta in 10′ per l’espulsione di Ionita per somma di ammonizioni e la strada si fa molto complicata: il Venezia ha in mano il pallino del gioco e i nerazzurri sono ai paletti. Dopo due minuti di recupero il fischio finale, con la squadra che va a salutare i tifosi che hanno riempito il settore ospite e che urlano “Meritiamo di più”.
Con questo pareggio, come dicevamo all’inizio, si può dire che “l’ammalato ha preso un brodino”, però chiaramente non è ancora sufficiente perché dopo il brodino bisogna arrivare al “pranzo completo” e siccome questa squadra ha, a mio modesto avviso, le capacità per fare molto meglio, la sosta viene a proposito per analizzare errori e migliorare le cose che fino ad ora non sono andate per il verso giusto.
Una squadra, la nostra, che a volte attua un buon possesso palla e dei buoni cross, peccato però che non riesca a concretizzare appieno certe situazioni positive che riesce a creare. Ottimo il gol di Gliozzi e l’azione da cui è scaturito. Superlativa la prova di Nicolas che ha clamorosamente salvato il risultato in almeno due occasioni. Direi che Gliozzi e Nicolas sono stati i migliori in campo.
Il risultato di parità conquistato al “Penzo”, come ha affermato lo stesso Gliozzi a fine gara, deve costituire un buon punto di partenza per migliorare. La nostra è una squadra che ha elementi che hanno sfiorato la promozione lo scorso anno e il cui valore è noto, certe qualità non possono essersene andate a benedire tutto di un colpo.
VENEZIA – Maenpa; Candela, Modolo, Ceccaroni, Wisniewski; Busio, Fiordilino, Andersen (65′ Haps); Ullmann, Pohjanpalo, Novakovich. A disp. Oliveira, Sperandio, Devries, Bjarkason, Tcherychev, Leal, Pierini, Svoboda, Zabala, St. Clair. Allenatore: Javorcic
PISA – Nicolas, Calabresi, Barba, Canestrelli, Beruatto. Marin (77′ Mastinu), Nagy, Ionita; Tramoni M. (85′ Tourè), Sibilli (77′ Piccinini); Gliozzi (85′ Cissé). A disp. Dekic, Livieri, Hermannsson, Jureskin, Esteves, Masucci, Rus, Morutan. Allenatore: Rolando Maran
Marcatori: 40′ Novakovich (V), 42′ Gliozzi (P)
Ammoniti: Marin (P), Barba (P), Wisniewski (V), Ionita (P), Ceccaroni (V), Calabresi (P), Modolo (V)
Espulso: Ionita (P) al 71′ per doppia ammonizione.
Arbitro: Daniele Perenzoni di Rovereto (Trento)