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È tornato, il Pisa c’è. E l’Omone cala il tris

- Sport
1 Ottobre 2022

Maurizio Ficeli

Ritorno di fiamma dell’Omone alla guida della squadra nerazzurra, che cala il tris al “Curi” di Perugia grazie ad una doppietta di Gliozzi e un gol di Tourè, anche se c’è stato un brivido a 8′ dalla fine per il pareggio biancorosso di Di Carmine. Ma il Pisa di oggi era un’altra squadra. Si può dire che la “cura D’Angelo” ha fatto già il suo effetto, godiamoci questo successo consapevoli che la strada è ancora lunga, ma chi ben comincia…

Entusiasmo fra i tifosi, eccezionali anche nella trasferta di Perugia dove c’è stata una grande partecipazione. Malgrado non fosse stata fatta grande pubblicità sulla disponibilità dei biglietti riservati ai pisani, grazie al tam tam fra i tifosi stessi i 1.125 ticket a disposizione sono stati polverizzati praticamente in un giorno, e questo è un fatto eccezionale, anche se non ci sorprende per niente, visto l’attaccamento dei tifosi nerazzurri ai propri colori.

Certo, è inutile nasconderlo, il ritorno dell'”Omone” ha sicuramente riacceso una grande fiammata di entusiasmo, a cominciare dagli allenamenti che il Mister ha deciso di fare a porte aperte, dopo tanto tempo, e che hanno visto la presenza massiccia di tifosi che hanno riempito fino all’inverosimile gli impianti di San Piero a Grado, incoraggiando la squadra con cori pieni di entusiasmo e facendo selfie a raffica con il tecnico pescarese e i giocatori. I tifosi hanno bisogno del rapporto con i giocatori e i giocatori hanno sicuramente bisogno di sentire il calore e l’apporto dei tifosi, il tutto chiaramente senza che ciò si trasformi in comportamenti invadenti ma con lo spirito giusto. È una cosa che fa piacere quindi e il riaprire gli allenamenti al pubblico è stata sicuramente una decisione saggia e di buon senso .

Tornando alla trasferta di Perugia, la vicinanza “relativa” di 241 Km ha senz’altro invogliato il mitico “Popolone nerazzurro”, come lo chiama affettuosamente il collega Francesco Fasulo, ad imboccare le strade che portavano verso il capoluogo umbro. Trasferta piacevole anche perché, ormai da anni, fra le due tifoserie vi è un rapporto di bella amicizia. Dalla tarda mattinata, quindi, il “corteo” di auto e minivan, oltre ai pullman dei club organizzati, dal centro di coordinamento di Liana Bandini, al Club Autonomo di Marco e Sabrina Pavolettoni, ed il “Kinzica Group” di Chiara Frassi e Claudia Gambini, la “Gradinata” di Daniele Paffi hanno solcato la Fipili per poi a Scandicci entrare in autostrada direzione Arezzo-Roma ed all’uscita Valdichiana imboccare la strada per entrare in Umbria, costeggiando il bellissimo lago Trasimeno.

Concedetemi una parentesi personale: che emozione ogni volta che mi capita di passare da quelle zone, mi vengono a mente tutte le volte che andavo con il mio povero nonno Ermenegildo a Norcia a passare le vacanze ed a trovare i parenti e qualche lacrima al ricordo cade giù, non me ne vergogno. Alla vigilia della gara tanta era la fiducia nell’Omone ed in una reazione della squadra contro un Perugia infarcito di ex rimasti nel cuore dei tifosi pisani come Stefano Gori, Ciccio Lisi, Andrea Beghetto, Luca Strizzolo oltre al pisanissimo Gregorio Luperini, ma oggi non ce n’era “pane secco” perché il Pisa viene sempre avanti a tutti e tutto. E la reazione, da tutti auspicata, c’è stata alla grande.

Una cosa mi premeva, in questo frangente, fare gli auguri di buon compleanno ad una persona fondamentale nello staff nerazzurro: si tratta della dottoressa Federica Parra, medico traumatologico, livornese di nascita ma ormai pisana di adozione visto che sono anni che vive nella nostra città. Allo stadio la si può notare a bordo campo, durante le partite, a fare un gran tifo per i nerazzurri. Oggi migliore regalo i giocatori del Pisa non potevano farle.

Maurizio Ficeli con la dottoressa Federica Parra

Chiusa questa parentesi, doverosa, parliamo dell’arrivo allo stadio. Il parcheggio degli ospiti era “pieno zipillo” di pisani, con la gente a rifocillarsi di panini alla porchetta ad un banco lì presente per l’occasione. Il colpo d’occhio nel settore occupato dai tifosi nerazzurro era imponente. Sventolio di bandieroni, striscioni dei gruppi della Nord, cori e canti che hanno fatto da coltraltare a quelli della tifoseria perugina, con cui si è instaurato da anni un rapporto di grande amicizia nel ricordo di due grandi tifosi ultrà, il pisano Maurizio Alberti ed il perugino Andrea Vinti detto “Skrondo”, scomparsi entrambi anni fa.

Grande ovazione all’ingresso in campo della squadra nerazzurra da parte dei supporter giunti in gran numero dalla città della Torre Pendente. Gli ultras del Perugia stavolta erano piazzati nel lato nord della gradinata centrale in quanto il loro settore di gradinata nord è interessato da lavori di ristrutturazione. Tifosi biancorossi in contestazione con il loro presidente Santopadre. Mi ha fatto una certa impressione sentire lo speaker all’altoparlante scandire i nomi di ex nerazzurri che ora giocano per gli avversari, ma il calcio è questo e bisogna accettarne le sue sfaccettature. Per noi l’amicizia con chi ha dato tanto ai nostri colori resta e sarà salda per sempre, ma al di là di questo il nostro amato Pisa verrà sempre avanti a tutto.

La partita: iniziano le ostilità ed il tifo nerazzurro si fa sentire poderoso. Al 4′ il Pisa si porta subito in vantaggio con Gliozzi mandando in visibilio la tifoseria pisana, la quale esibisce un tris di striscioni che recitano “CON IL RITORNO DEL CONDOTTIERO, NON CI SONO PIÙ SCUSANTI, È ORA DI TORNARE A LOTTARE”. Ad un certo punto gli ultras perugini espongono lo striscione “MAU OVUNQUE” urlando “NOI ABBIAMO MAURIZIO NEL CUORE“, fra gli applausi dei pisani che inneggiano al tifoso perugino “Skrondo”. Una amicizia, quella fra pisani e perugini, che va ormai al di là del risultato in campo.

Il Pisa in campo oggi comunque era diverso, più deciso, più tonico. L’Omone ha fatto centro! Nel corso della gara viene ricordato con un altro striscione Aureliano Nardini, il mitico “Vocina” scomparso giorni fa, accompagnato dal coro “Vocina alza la voce”. Al 43′ Tramoni si mangia il gol del due a zero a tu per tu con Gori, facendo disperare tutti i tifosi nerazzurri e noi giornalisti pisani presenti nella tribuna stampa del “Renato Curi”. Ad inizio ripresa il Perugia si porta sotto alla ricerca del pari ma i nerazzurri tengono botta. Ad otto minuti dal termine il Perugia pareggia con Di Carmine e la vittoria sembra destinata a sfumare, ma le squadre dell'”Omone” non conoscono la parola resa e il Pisa torna in vantaggio con Gliozzi che, su rigore, spiazza l’ex portiere nerazzurro Stefano Gori, triplicando poi il vantaggio con Idrissa Tourè che mette in cassaforte i tre punti, mai così tanto attesi dal Popolone nerazzurro.

Grande festa a fine gara con la tifoseria nerazzurra in visibilio e con la squadra che va a ricevere gli applausi meritatissimi dei propri supporter, mentre in casa perugina i tifosi locali contestano presidente e squadra. Anche in tribuna stampa, fra giornalisti pisani grande festa ed esultanza. Anche io ho esultato di felicità, non lo nascondo, ripensando alle partite precedenti quando, troppe volte, ho visto gioire giornalisti e tifosi avversari. Sento di dirlo con il cuore in mano, “grazie ragazzi”, miei campioni, per la gioia che avete dato ad una tifoseria e ad una città intera. Quando vi ho criticato l’ho fatto in maniera costruttiva, ma ho sempre creduto in voi. E poi voglio dire grazie al mitico “Omone” che con il suo ritorno a Pisa ha riportato quella gioia e quell’entusiasmo perduti da tempo.

Abbiamo vinto una battaglia, ma la strada è ancora lunga. Calma e gesso ed affrontiamo senza timori il Parma nella prossima gara interna di sabato alle 14. Ad un Pisa come quello vincente a Perugia nulla è precluso.

Maurizio Ficeli

 

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PERUGIA – Gori; Sgarbi, Angella, Dell’Orco; Cassola (46′ Paz) , Bartolomei, Luperini, Lisi (72′ Di Serio), Kouan (46′ Santoro); Di Carmine, Strizzolo (64′ Olivieri). A disp. Furlan, Righetti, Iannoni, Vulikic, Melchiorri, Di Serio, Curado. Allenatore: Silvio Baldini

PISA – Nicolas; Calabresi, Barba, Canestrelli, Beruatto; Touré, Nagy, Mastinu (58′ Jureskin) (93: Rus); Sibilli (73′ Morutan); Tramoni M. (58′ Marin), Gliozzi. A disp. Livieri, Guadagno, Hermannsson, Esteves, De Vitis, Piccinini, Tramoni L., Cissè. Allenatore: Luca D’Angelo

RETI: 4′ Gliozzi (Pi), 82′ Di Carmine (Pg), 87′ Gliozzi (rig.), 93′ Tourè (Pi)

Ammoniti: Lisi (Pg), Mastinu (Pi), Nicolas (PI), Bartolomei (PI), Paz (Pg).
Arbitro: Marchetti di Ostia Lido

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