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“Mio padre mi disse… da domani non andrai più a scuola”

- Cronaca, Cultura
23 Gennaio 2018

Guido Cava, presidente emerito della Comunità ebraica pisana, nel settembre del 1938 aveva 8 anni. “Mio padre – ha ricordato – si presentò a casa e disse a me e mio fratello Enrico che dall’indomani non saremmo più potuti andare a scuola. Alle nostre domande, non seppe rispondere. Non poteva spiegare una cosa inspiegabile e borbottò solo ‘perché non si può più'”.

Toccante il ricordo di Cava sull’entrata in vigore delle leggi razziali, che re Vittorio Emanuele III firmò il 5 settembre 1938 a San Rossore (Pisa). Da lì ebbe inizio la discriminazione italiana contro gli ebrei che, nel giro di pochi anni, portò  alla persecuzione di quasi 8.000 persone, delle quali solo 826 riuscirono a sopravvivere. Le università italiane furono coinvolte e, spesso, complici di questa persecuzione. Solo nell’Ateneo di Pisa furono espulsi venti docenti e
quasi trecento studenti e fu impedita l’iscrizione degli studenti ebrei negli anni successivi al 1938.

“Le iniziative di Pisa – ha aggiunto Cava – sono molto importanti perché senza storia non c’è memoria e purtroppo ancora oggi assistiamo a rigurgiti neofascisti antisemiti, anche attraverso la presentazione di determinate liste politiche alle elezioni quando sarebbe sufficiente far rispettare la Costituzione italiana. Ma anche le scuole e le università devono fare testimonianza per evitare che certi orrori si ripetano”.

“Le iniziative che stiamo predisponendo – ha detto Pierdomenico Perata, rettore della Scuola Sant’Anna – anche come mondo accademico, sono molto importanti anche per il contesto politico attuale che stiamo vivendo dato che proprio di recente un dirigente politico candidato alle elezioni ha esplicitamente fatto riferimento al tema della razza. Il pericolo che certi errori possano ripetersi esiste ancora”.

Il sindaco di Pisa Marco Filippeschi ha ricordato che il Comune dal 2011 ha istituito a San Rossore un luogo del ricordo “per fare testimonianza attiva contro un germe, come quello del fascismo e del razzismo, che è ancora presente purtroppo nella nostra attualità”.

Le iniziative per ricordare gli 80 anni delle Leggi razziali

“San Rossore 1938. Per ricordare l’80° anniversario della firma delle leggi razziali”, è il titolo del ricco programma di iniziative, che si apriranno il 5 settembre 2018 con la cerimonia del ricordo nei luoghi della firma, a San Rossore. Previsti incontri, convegni, mostre, testimonianze, film e spettacoli.

Da sinistra, Maurizio Gabbrielli, Marco Filippeschi, Guido Cava, Nicoletta De Francesco, Pierdomenico Perata, Ilaria Pavan, Sandra Lischi / www.unipi.it

 

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Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

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