– Andrea Cosimi –
Ci siamo. Con l’anticipo della trentunesima giornata tra Genoa e Reggina, previsto per il prossimo venerdì alle 20.30, prende avvio il rush finale di questo appassionante torneo di serie B che dovrà anche decretare la terza promossa in serie A. Eh già, perchè io ritengo che le prime due piazze siano ormai scontate, non vedo come Frosinone e Genoa possano fallire l’obiettivo della promozione diretta.
La graduatoria delle sei squadre che si contenderanno la massima serie attraverso i playoff non è ovviamente ancora definita e potrebbe essere condizionata da eventuali penalizzazioni a carico della Reggina (ci potrebbe stare) e Cagliari (improbabile).
Diamo per scontato il piazzamento di Sudtirol e Bari, altamente probabile quello di Pisa e Cagliari, mentre le restanti saranno due tra Parma, Reggina e Palermo.
Di tutte le squadre menzionate è sicuramente il Cagliari la grande favorita, non c’è ombra di dubbio, ma Bari e Pisa, che più o meno si equivalgono, possono farcela.
Non credo, e chiedo venia, né alla sorpresa SudTirol, né al Palermo o alla Reggina.
Forse il Parma di rincorsa potrebbe anche essere in grado di riprendersi un ruolo da protagonista.
Ma allo stato attuale, per me, Bari, Cagliari e Pisa si giocheranno la promozione attraverso gli spareggi. Per questo è importantissimo, per i Neroazzurri, cercare di arrivare almeno quinti o sesti, così da poter giocare in casa il turno preliminare con a disposizione due risultati su tre.
Con ventiquattro punti a disposizione tutto è ancora possibile, se si pensa quanto si sia alzata, nelle ultime settimane, la quota Salvezza, per cui cercare di arrivare terzi, teoricamente, ci può ancora stare, anche se è molto difficile.
Così come è ancora non acquisita la certezza di non uscire dalla griglia che conta, la matematica non è una opinione, dunque vietato mollare di intensità, anzi.
Dopo la beffarda conclusione della scorsa stagione, dove abbiamo visto salire una squadra che avevamo battuto tre volte su quattro, una vittoria delle quali ottenuta al termine dei novanta minuti finali (le famose regole all’italiana, che abbiamo pagato carissimo), ci sono tutte le condizioni per ritentarci, a patto di arrivare al momento decisivo in piena forma fisica e con l’organico al completo.
Il Pisa si recherà a Cosenza il primo di aprile, ospiterà il Cagliari a Pasquetta, quindi trasferta a Terni, in casa con il Bari, fuori ad Ascoli, all’Arena con il Frosinone, ultimo viaggio a Brescia e chiusura della stagione regolare il 19 maggio a Pisa contro la Spal.
A Cosenza il Pisa sarà privo di Nagy e, molto probabilmente, di Tourè, che ha accusato una fortissima contusione non facile da smaltire. Nel mezzo dunque ci sarà da ridisegnare un reparto che dovrà tenere botta alla grande forma in cui si trovano gli avversari, che adesso vedono la Salvezza raggiungibile.
Ma alla ripresa del torneo il Pisa dovrà giocare da grande squadra, senza approcci sbagliati, con la consapevolezza che ci sono ancora tutte le premesse e condizioni per tentare il grande salto. Io ci voglio credere!