– Andrea Cosimi –
Sarebbe bello che SSC Bari, mister, presidenza e tifosi riconoscessero di aver vinto grazie ad una clamorosa non applicazione del regolamento da parte della direzione arbitrale.
Sarebbe bello, ma l’onestà intellettuale su questi temi (e non solo) non abita in Italia, dunque “applausi” ai pugliesi per uno dei più grandi “furti” andati in scena all’Arena Garibaldi dal dopo Romeo ad oggi. Colombo “chiude” involontariamente la triangolazione al termine della quale si verifica il fallo di mano di Caracciolo, non si pone minimamente il problema, dal Var sonni profondi, rigore, rete, finita.
La nostra società deve pretendere più rispetto, decida comunque per un ricorso, chieda arbitri più esperti, qualcosa faccia, perché a farsi prendere in giro non si fa una grande figura.
Certamente la partita è stata condizionata dall’espulsione di Nagy dopo appena tredici minuti: ed in questo caso le colpe sono tutte nostre, perché incredibilmente posizionati male su un nostro calcio d’angolo.
Subire l’ennesima ripartenza fatale non è più accettabile e su questo Mister e giocatori non meritano applausi. Non parliamo poi di come Esposito salta indisturbato per la rete del pari, quasi imbarazzante, e anche su queste reti prese sarebbe proprio il caso di una forte riflessione, perché perseverare negli errori è inaccettabile e dà fastidio.
Per quanto possa essere il caso di partecipare ai playoff, che sembrano mostrare più “gradimento” per altre società, ed ieri ne abbiamo avuto percezione chiara, il Pisa è sempre settimo e, teoricamente, ancora in corsa almeno per il sesto posto.
Ma dietro la classifica si accorcia sempre di più, e le tre famose ultime partite, sbadatamente considerate da qualcuno come facili, potrebbero diventare un incubo se non facciamo punti ad Ascoli.
Non sarà facile, saremo letteralmente decimati dalle assenze tra infortuni e squalifiche, ma perdere pure nelle Marche significherebbe presentarsi agli ultimi 270 minuti non tranquilli e con il rischio, pur remoto, di doversi guardare alle spalle.
Sarà una settimana probabilmente decisiva per le sorti del campionato. La rabbia per il furto subìto va tramutata in una grande prova sul campo.
Foto: Gabriele Masotti