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Gorgonzola, trasferta da incorniciare per i pisani al Nord

- Pisa calcio, Pisani al nord
30 Marzo 2018

Erano mesi che i “pisani al Nord” aspettavano la trasferta di Gorgonzola, a due passi da Milano. La partita con la Giana Erminio è andata benissimo: quattro gol, tre punti conquistati, grande tifo, bellissime foto e un’ottima cena di gruppo alla trattoria “Cascina Bianca” di Vignate. Tutti gli ingredienti per incorniciare la giornata e tenerla stretta nella memoria tra i ricordi più belli.

Certo, un rammarico resta: le tante occasioni perse dal Pisa nelle ultime partite, con una crisi di gioco e risultati che ha allontanato i nerazzurri dalla vetta. E con Livorno e Siena che frenano, avere qualche punticino in più ci vedrebbe ora incollati alle prime, se non addirittura in testa. Inutile, però, piangere sul latte versato. È bene guardare alle prossime settimane, puntellando il terzo posto e guardando ai playoff, da disputare con l’acceleratore al massimo. Perché lì non si potrà più sbagliare e il Pisa ha un solo risultato che conta: tornare in serie B. Senza alcuna titubanza.

Vi proponiamo, ora, una carrellata di emozioni provate dai “pisani al Nord” in questa bella trasferta.

Andrea Gelli: “Ricordo l’esultanza sullo 0-1… ho abbracciato una donna (Daniela, ndr) alla mia destra e siamo scivolati all’indietro, manca poo ci si travaglia per davvero” (arrivato da Pordenone con suo figlio Leonardo, a Gorgonzola Andrea ha incontrato i propri genitori, saliti da Pisa con un pullman di tifosi nerazzurri).

Alessio Forconi: “La cosa più bella sicuramente è stare tutti insieme. E a livello personale aver portato Christian, mio figlio, alla prima trasferta della sua vita, a vedere il Pisa, non l’Inter, la Juve o il Milan. Ricorderò – prosegue – anche le patate arrosto al ristorante. E la scommessa del gabbione” (Stefano Garzella avrebbe dovuto fare almeno venti palleggi stando stando seduto a terra, ma ha perso la sfida e ora dovrà pagare due gelati, ndr).

Stefano Garzella: “Sicuramente la cosa che più mi è piaciuta è la compagnia”. Poi la butta sul ridere: “Il coro Ciotta, Ciotta, vaf….” (ovviamente si scherza, ndr).

Alessandra Loni: “La voglia di stare e di esultare tutti insieme anche se la tua squadra del cuore ti delude. E la Daniela con la sua inseparabile bandiera rossocrociata non ancora staccatasi dalle sue mani dal derby con il Livorno”. Poi, ridendo, aggiunge: “Ed anche quando Fasulo ha travolto Davide”.

Salvatore Ciotta: “La cosa più bella è lo stare insieme a un gruppo di persone stupende. Thanks to everybody”. A questo punto Garzella ribatte: “Sappi che per noi vale lo stesso discorso”. E Salvatore, con autoironia, aggiunge: “Infatti, l’ho notato” (ogni riferimento al coro di cui sopra è casuale, ndr).

Umberto D’Angelo: “A me è garbato vedere che il portiere Taliento (della Giana Erminio, ndr) sentiva quando gli si diceva f…” (risata). Nicola Della Bartola lo corregge: “La mamma del portiere è una ma…”

Matteo Gaggini, che purtroppo non ha potuto partecipare alla trasferta, ha vissuto il clima speciale della serata grazie ai social network. E, dopo essersi gustato le foto postate in tempo reale, ci scrive la cosa che più gli è piaciuta: “Cucciolo a tavola con davanti il piatto di salumi e formaggi”.

Davide Metta: “Le patatine arrivate al bar a fine primo tempo (risata). Sicuramente tutta la giornata passata insieme dalle 16 e finita con una vittoria e una bella mangiata. Quest’anno – prosegue – su quattro partite che ho visto allo stadio, tre vittorie e un pareggio. L’attesa della trasferta vissuta nella chat appositamente aperta è stata estenuante. Ma le otto ore trascorse insieme sono volate. Ne è valsa davvero la pena”.

Christian Forconi (alla sua prima trasferta) e Davide Metta

Massimiliano Manzi: “La distribuzione degli ovetti di cioccolato ai bimbi della scuola calcio della Giana. Al cospetto dei mister e degli accompagnatori, che se la ridevano per la facilità con cui la ‘trattativa’ è andata in porto. Abbiamo contrattato lo scambio merce con un urlo… un ‘Forza Pisa’ generale”.

Simone Bruno: “Vorrei ringraziare di cuore tutti i ragazzi del gruppo per la bella trasferta”. E sugli ovetti di cioccolata di cui ha parlato Manzi aggiunge un particolare curioso: “I bimbi della Giana si sono messi a urlare Livorno…”.

Massimiliano Manzi

Francesco Fasulo: “A me commuove sempre Aldo Orsini (che durante la puntata de La voce dagli spogliatoi ha mandato in onda la foto della tavolata dei pisani al Nord, ndr), una persona eccezionale, nel suo essere tifoso sempre e comunque, dopo 40 anni di alti e bassi con il Pisa”. E aggiunge altre cose belle (e strane) della giornata a Gorgonzola: “Insultare il Ciotta, fare la merenda nel parcheggio prima della gara. Ma anche, dopo la partita, imparare cose che non c’entrano niente con il calcio, parlando con persone che hanno girato il mondo. Secondo me la grande ‘figata’ del nostro gruppo è che al proprio interno c’è di tutto, una grande eterogeneità di persone, unite dallo stesso amore per il Pisa”.

Daniela: “Mi sono vestita esattamente come al derby Pisa-Livorno e mi sono portata la bandiera regalatami dal papà (Daniela non è toscana, ndr) di Massimiliano proprio in quell’occasione. Mi son detta: ‘Porterà bene di sicuro’. Alla fine non riuscivo quasi a credere al risultato”. E aggiunge: “Io non sono pisana ma mi avete subito fatta sentire una di voi… e ci sto benissimo”.

Alessandro Veicsteinas: “Finalmente un grande Pisa che non si vedeva da Ascoli. Resta l’amaro in bocca per com’è stato buttato via un campionato di livello scarso che avremmo potuto vincere a mani basse. Ora fiducia in Petrone, lottiamo per il secondo posto e testa ai play-off”.

Lorenzo Gioli: “È stata una bellissima giornata passata con persone speciali. Il risultato è stato solo un di più. Vorrei ringraziarvi per la meravigliosa compagnia, siamo proprio forti”. E chiude con una battuta: “Ma a che ora gioca il Pisa? Ha giocato ieri oppure oggi?”.

 

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Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

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