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L’Intelligenza artificiale va educata. Ecco come. Internet Festival di Pisa 2023

- Cultura, Eventi
8 Ottobre 2023

Giuseppe Capuano

Numerose le iniziative all’Internet Festival 2023 , giunto alla 13^ edizione, che si sta svolgendo a Pisa. Il tema di quest’anno è più accattivante del solito: Artificiale, a partire proprio da quella Intelligenza Artificiale (d’ora in avanti AI), declinata in molte delle sue forme e oggetto di analisi, confronto, sperimentazioni, realizzazioni.

Il programma, vastissimo, lo trovate sul sito, dall’interfaccia semplice e estremamente efficace, come del resto si addice a chi con Internet ha reale dimestichezza. Ci sono eventi e attività per tutti i gusti e per tutte le età, e non mancano conferenze e momenti di confronto fra entusiasti, denigratori, e quanto di intermedio fra questi due estremi si può trovare. Insomma, un appuntamento importante per capirci di più e farsi delle idee personali non guidate dai soliti gruppi di interesse o dai “so tutto io” che impazzano sul web e sulle chat.

In questo articolo citerò tre iniziative a cui ho partecipato e che mi hanno colpito. La prima riguarda un gruppo di persone disabili che hanno sperimentato e utilizzato strumenti innovativi di AI per potenziare e amplificare le proprie capacità di comunicazione, scrivendo un libro di racconti. La comunicazione, dal titolo EMOZIONABILI, ha avuto come protagonisti i “ragazzi” del Coordinamento Etico di Caregivers ed è stata condotta dal professor Gian Luigi Ferrari, dell’Università di Pisa, coadiuvato dalla dottoressa Daniela Morelli, scrittrice, drammaturga e sceneggiatrice italiana, autrice di romanzi per ragazzi, la quale ha letto brani dei racconti prodotti. Spettatori circa 60 studenti delle scuole superiori con i loro docenti. L’obiettivo primo della comunicazione era quello di far capire che le app di AI possono, già oggi, aiutare le persone disabili nell’esprimere emozioni e stati d’animo a partire dalla scrittura di semplici testi. Le loro emozioni sono diventate, a partire da quei semplici testi, dei veri e propri racconti “complessi” con protagonisti, azioni, riflessioni, ambienti del tutto personalizzati.

Come seconda attività cito l’installazione interattiva, disponibile fino alla giornata conclusiva, denominata BLUR M3 NOT, che mette alla prova il pubblico sui fenomeni, innescati dall’uso di internet, di cyberbullismo e di hikikomori. In un percorso guidato da QR-code i partecipanti sono chiamati a rispondere a domande circa la loro percezione sui fenomeni riguardanti appunto il cyberbullismo e il fenomeno denominato hikikomori, quello relativo ai giovani che si auto isolano dalla vita sociale per un periodo più o meno lungo, fenomeno spesso correlato al primo. Le loro risposte vengono poi confrontate con i dati reali messi a disposizione dalla ricerca ESPAD che, nata per indagare sui comportamenti d’uso di alcol, tabacco e altre sostanze da parte degli studenti e delle studentesse di età compresa fra i 15 e i 19 anni, sta aggiungendo ricerche e rilevamento dati sulle nuove problematicità inerenti gli adolescenti. Anch’io ho effettuato il test e il responso è stato chiaro: grande sottostima, sia della pericolosità che dell’ordine di grandezza, di questi aspetti devastanti per la vita di numerosissime famiglie.

In serata, nella Gipsoteca, si è svolto poi l’interessante conferenza “L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE: UNA NUOVA FRONTIERA PER L’ETICA?”, con relatori del calibro di Adriano Fabris professore di Filosofia morale all’Università di Pisa, Giuseppe Attardi professore di Informatica a Pisa e di un rappresentante di Ippolita, un gruppo di ricerca indipendente e interdisciplinare che si occupa di filosofia della tecnica.

Ma che c’entra l’etica con ChatGPT? Il fatto è che la crescente diffusione di grandi modelli linguistici (LLM), come ChatGPT e simili, cambierà radicalmente il modo in cui la società interagisce, comunica, accede e consuma informazioni e contenuti, con lo spauracchio di una possibile totale sostituzione di attività finora prevalentemente umane con modelli e prodotti del tutto artificiali. La AI infatti già consente di creare contenuti in una varietà di forme, ad esempio testo, immagini, video e audio. Ma la AI va allenata perché possa produrre contenuti adeguati, in qualche modo va educata, come un bambino che sta crescendo.

Compito del prossimo futuro sarà quindi quello di comprendere, valutare e delineare l’orizzonte etico delle diverse applicazioni dei LLM, coscienti che il pericolo è oggi quello di accentrare il potere tecnologico nelle mani di poche aziende sovranazionali (Microsoft e Google per esempio) che sole hanno le risorse necessarie per costruire i modelli più sofisticati. Insomma, un’altra grande sfida per la IU, l’Intelligenza Umana.

Giuseppe Capuano

Internet Festival 2023

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