Gran bella notizia per la Toscana. Peccioli, comune di 4800 abitanti in provincia di Pisa, ha vinto l’edizione 2024 del “Borgo dei borghi”, il concorso promosso dal programma tv “Il Kilimangiaro” su Raitre, condotto da Camila Raznovich. Una bella sfida, da Nord a Sud, alla scoperta degli angoli più belli e meno conosciuti d’Italia.
Peccioli ha vinto superando Badolato (Calabria) e Grazie (Lombardia). Questa la classifica completa fino al ventesimo posto.
Borgo dei Borghi 2024
Peccioli (Toscana)
Badolato (Calabria)
Grazie (Lombardia)
Isola del Liri (Lazio)
Montesano sulla Marcellana (Campania)
Leporano (Puglia)
Maratea (Basilicata)
Arbatax (Sardegna)
Castelvetro di Modena (Emilia-Romagna)
Naro (Sicilia)
Muggia (Friuli-Venezia Giulia)
Guarene (Piemonte)
Celle Ligure (Liguria)
Petacciato (Molise)
Torreglia (Veneto)
Genga (Marche)
Crecchio (Abruzzo)
Stroncone (Umbria)
Fontainemore (Valle d’Aosta)
Caldes (Trentino-Alto Adige
Grande la soddisfazione dei pecciolesi, a partire dal Comune, fino al presidente della Regione Toscana, e molti vip che hanno fatto il tifo per Peccioli, invitando i propri fan a votare per il comune della provincia di Pisa.
“Grande gioia e soddisfazione per la vittoria di Peccioli (Pisa) come Borgo dei Borghi – ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani –. Un riconoscimento meritato per questo luogo straordinario della nostra Toscana. Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo successo e che continuano a valorizzare la nostra cultura e storia. È un momento indimenticabile che celebra la bellezza e l’autenticità della nostra regione”.
“Non abbiamo parole – dicono dal Comune di Peccioli –. L’emozione ce le sta bloccando in gola. Abbiamo vinto pecciolesi e amici di Peccioli. Siamo il più bel borgo d’Italia e dobbiamo ringraziare solo voi per averci sostenuto”.
Perché ha vinto Peccioli?
Il borgo è delizioso, immerso nel verde della Toscana, con un piccolo centro ricco di testimonianze storiche e architettoniche. Ma il segreto della vittoria non è questo. Bisogna andare indietro nel tempo, ricordando ciò che Peccioli è stata in grado di fare negli ultimi 25 anni: riqualificare una pericolosa discarica inquinante, rendendola un impianto moderno di trattamento e smaltimento dei rifiuti, in grado di produrre profitti che sono stati reinvestiti in modo sapiente sul territorio, con servizi per i cittadini e investimenti nell’arte e nella cultura. Peccioli è divenuta, nel tempo, un museo di arte contemporanea a cielo aperto, in grado di attirare artisti e visitatori da tutto il mondo. Questa è la “ricetta magica”, la storia che meritava di essere premiata. Ha contato enormemente anche il lavoro di squadra, a livello di marketing, fatto da Peccioli e dalla Toscana. Un lavoro che sicuramente ha pesato, fino ad essere determinante per la vittoria. ma non c’è nulla di male. C’era una storia da raccontare. E che storia…