Potremmo stare ore a dissertare sulle responsabilità di Aquilani, sugli errori dei singoli, sulle lacune del mercato estivo, sul centro sportivo, sull’Arena. A bocce ferme lo farò, non adesso, non è il momento.
Sabato il Pisa affronterà una partita quasi decisiva per le sorti di questa stagione così discontinua e deludente. La Feralpisalò con Zaffaroni è rientrata a pieno titolo in corsa per la salvezza, segna e subisce con facilità ed ha giocatori che corrono indemoniati dal primo all’ultimo minuto.
I Neroazzurri arrivano a questa partita reduci da un’altra scialba prestazione quale quella di Brescia, e l’aspetto più preoccupante, oltre al calo fisico e psicologico evidenziatosi sabato scorso, è che lo faranno con una difesa tutta da reinventare. È ovvio auspicare che il nostro Mister sappia infoltire di fisicità la mediana perché se la difesa andava protetta prima, lo dovrà essere ancora di più contro la Feralpisalò.
È ragionevole sperare che si evitino pericolose ripartenze dal basso con una difesa inedita quale quella che dovrà scendere in campo.
Ma la Piazza è chiamata a fare la propria parte, caricando e sostenendo sin d’ora i nostri giocatori: se la Società riterrà di non aprire le porte ad un allenamento, magari quello di rifinitura, facciamo sentire affetto e vicinanza ai nostri Neroazzurri nei modi che ognuno ritiene, non solo il giorno della partita, dove l’Arena sarà chiamata a fare la differenza.
Attenzione, il calendario è insidioso, a Bari già preparano contro il Pisa la partita della vita, poi avremo Catanzaro e Cremonese prima dell’ostico Sud Tirol e della trasferta finale ad Ascoli.
Mancano ancora, probabilmente, dai quattro ai sei punti, per questo la partita di sabato è di importanza vitale.
Nessuna sottovalutazione, da tutte le angolazioni e sotto tutti i punti di vista, per non piangere poi lacrime amare. La B non va persa. Massimo e totale sostegno alla causa dei nostri colori, le polemiche e le critiche lasciamole fuori.
Andrea Cosimi