Tra i candidati in corsa per il Consiglio comunale di Pisa c’è anche un milanese, Francesco Fasulo. Vive e lavora nel capoluogo lombardo, ma a Pisa lo conoscono tutti perché è stato lui, il 22 dicembre 2016, a dare l’annuncio della “liberazione del Pisa”, con la cessione della squadra da Petroni a Corrado. Quelle sue due parole, “è fatta!”, pronunciate al telefono in diretta tv su 50 Canale, sono rimaste scolpite nella memoria dei tifosi nerazzurri. Fasulo è candidato nella lista “Con Danti per Pisa”, che sostiene il candidato a sindaco Andrea Serfogli.
Che ricordi ha di quella sera?
Mi trovavo davanti alla sede del notaio, a Milano, e fu per me una grandissima gioia comunicare la grande notizia ai pisani. Tornato a casa ricevetti centinaia di richieste di amicizia su Facebook. Dopo qualche giorno, a Pisa per le vacanze di fine anno, per strada mi fermavano tutti.
Perché ha scelto di candidarsi?
Non sono nato a Pisa e vivo a Milano, con mia moglie (pisana) e mio figlio, nato a Pisa. Vorrei battermi per questa città, che amo tantissimo. E ai pisani lancio un appello: aiutatemi a dire, di nuovo insieme a voi, “è fatta!”.
In che senso?
Voglio tornare a dire “è fatta!” per alcune cose importanti. Prima di tutto per lo stadio. Si deve fare, senza se e senza ma. Uno stadio nuovo, bello e moderno, che serva a tutta la città, non solo per il calcio. Si può fare, si deve fare subito. Non perdiamo questa grande occasione di sviluppo.
Altre battaglie che le stanno a cuore?
Pisa deve riuscire a organizzare eventi di grande richiamo sul proprio bellissimo litorale: Marina e Tirrenia non hanno nulla da invidiare ad altre località di mare più blasonate. Dobbiamo fare di più per portare persone, risorse e opportunità di crescita. E non venitemi a dire che non si può fare nulla perché bisogna rispettare le migrazioni degli uccelli… E nemmeno che a Lucca hanno cantato i Rolling Stones ma Pisa non si può… perché è un “lavorone”.
Cosa pensa di portare a Pisa della sua Milano?
Mi piacerebbe portare la mia esperienza come cittadino e amministratore di una città che funziona, di livello europeo. Qualche anno fa sono stato consigliere di zona in un territorio che, complessivamente, conta circa 160mila abitanti. Più grande di Pisa e con, al suo interno, una realtà complessa da gestire e molto importante, come l’Ortomercato.
Cosa mi può dire delle periferie?
Vorrei che si organizzasse in ogni quartiere periferico, a rotazione, una mostra-mercato o un concerto, per tornare a far rivivere le strade e le piazze, non solo nel centro storico. Perché dove si portano fuori da casa le persone che hanno voglia di vivere, vedere cose e divertirsi, la criminalità si allontana. È un dato di fatto.
Il centrodestra punta molto sul tema sicurezza. Cosa ha da dirmi a tal proposito?
Tutti i cittadini che hanno a cuore Pisa vogliono una città più sicura. Nessuno ha la bacchetta magica, diffidate da chi finge di possederla. Credo però che con lo sforzo di tutti, cittadini, imprese, forze dell’ordine e associazioni, possiamo riuscirci. Le cose da fare sono tante: telecamere collegate in rete, più iniziative e attività aperte sul territorio, piùcontrolli. E una maggiore consapevolezza da parte di tutti: basta lassismo, il crimine va punito, le persone per bene devono riprendersi la città! La sicurezza non ha colori politici. È di tutti. Ma sul tema sicurezza vorrei aggiungere, se posso, una cosa…
Prego…
La sicurezza per cui mi voglio battere non è solo quella, sacrosanta, che i cittadini giustamente pretendono in città e nelle loro case. C’è anche da lavorare per la sicurezza sul lavoro, quella sulle strade e la sicurezza sanitaria, intesa come diritto alla salute, per tutti i cittadini. Sono temi altrettanto importanti di cui, però, si parla troppo poco.
Nel suo volantino si parla anche di aggregazione e sport. Ci può fare qualche esempio concreto?
Mi sta molto a cuore “Il Parco di Mau… il Parco di tutti“. Un progetto bellissimo su cui si è iniziato a lavorare, dopo molti anni, grazie alla spinta dei ragazzi della Curva. Credo che il Comune debba fare ancora di più, rispetto a quello che ha già fatto, per aiutare iniziative come questa. Un luogo bello dove i cittadini di tutte le età e le condizioni sociali possano ritrovarsi, conoscersi e socializzare, e i più piccoli giocare in sicurezza. Un piccolo gioiello per Pisa. Nel ricordo, sempre vivo, di un grandissimo tifoso nerazzurro, Maurizio Alberti, che mai nessuno dimenticherà.
22 DICEMBRE 2016 – FRANCESCO FASULO RACCONTA LA SERATA DELLA LIBERAZIONE DEL PISA