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Pisa, non ci resta che sperare (e tifare)

- Pisa calcio
14 Giugno 2018

Torna a far sentire la propria voce il presidente del Pisa. Giuseppe Corrado si è presentato davanti alla stampa per indicare i progetti per la prossima stagione nerazzurra. Accanto a lui c’era il nuovo direttore sportivo, Roberto Gemmi. “La città può stare serena, così come i nostri tifosi, perché abbiamo iniziato un progetto importante e lo porteremo avanti con l’obiettivo di creare una squadra coesa e compatta, adatta al campionato che disputeremo. Una squadra che potrà lavorare in un clima societario di grande trasparenza, senza timori sul futuro”. Parole rassicuranti quelle del presidente. Che certamente aiutano a guardare avanti con fiducia e speranza. Anche se alla parole bisogna far seguire i fatti (risultati), con una piazza come Pisa che aspetta, con ansia, il ritorno nel calcio che conta.

Il Pisa tornerà a lavoro, per il ritiro estivo, a Storo (Trento), nella Valle del Chiese: “Abbiamo rinnovato il nostro rapporto con Storo, dove forse resteremo anche qualche giorno in più rispetto al solito. Inoltre stiamo facendo valutazioni anche sui campi di allenamento e su tutti gli aspetti che riguardano la vita della società”.

Il ds Gemmi ha dimostrato di avere un grande entusiasmo per il suo nuovo incarico. E la cosa non può che fare piacere ai tifosi. “Lavorare per il Pisa è motivo d’orgoglio. Blasone, tifosi e società rappresentano il massimo in questa categoria e non solo. Ci aspetta tanto lavoro da fare ma le motivazioni e gli stimoli non mancano. Il primo obiettivo sarà quello di creare un’alchimia lavorando intensamente nel quotidiano, evitando con attenzione qualsiasi tipo di alibi e cercando sempre la soluzione di ogni problema che, come sempre, la stagione che andremo ad affrontare ci porrà di fronte. Abbiamo una società esemplare, una grande tifoseria, tutte le componenti essenziali per far bene e darò io per primo tutto me stesso per farlo”. Sul budget Gemmi ha espresso un concetto importante: “Penso non riguardi quasi mai un valore aggiunto ma soltanto un alibi in caso di insuccesso”. E sul nome dell’allenatore non si è sbilanciato: “Mi prendo un po’ di tempo perché è una scelta molto importante sulla quale mi prendo tutta la responsabilità”.

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Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

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