Io ‘un credo di sbagliammi
vando dìo con convinzione
che l’òmo nell’evoluzione
è primo solo ner fà danni.
Han bruciato ‘r Monte Serra
boschi, case e l’animali.
Cor buio e ‘r vento mai casuali
ir naso per aria e ‘r culo per terra.
Ma caa c’avrà in quella testa
chi è capace di tale scempio?
Oggi der Monte nulla resta.
Antonio Cassisa
Bòn per chi farà a tempo
a rivedè quei monti verdi
se ‘un doventeran di cemento… nel frattempo.
Dedicato a quel/quei disgraziato/i che hanno avuto non il coraggio, ma la vigliaccheria più estrema per distruggere ciò che loro MAI nella vita saranno capaci di creare.
– Dal blog “I penzieri der Cassisa”
Foto ritoccata dalla prima pagina del Tirreno del 26/9/2018