I ladri sono sempre in agguato. Certo che rubare un peschereccio non è cosa di tutti i giorni, se non altro perché l’oggetto della refurtiva non passa inosservato. È accaduto a Viareggio, lungo il Canale Est. L’imbarcazione di nove metri appartiene a una famiglia viareggina, che l’ha acquistata dopo anni di sacrifici. Domenica, alle 4 di notte, marito e moglie vanno controllare che tutto sia a posto, come fanno sempre per evitare guai legati al maltempo. Scoprono però che l’imbarcazione non c’è più. Le cime sono state sciolte, qualcuno l’ha portato via. Subito parte la caccia al peschereccio, con diversi volenterosi (amici e colleghi dei due pescatori) che si danno da fare per cercare di avvistarlo. Ma l’oscurità ovviamente non aiuta. Dopo qualche ora lo trovano al largo, alla deriva. Intorno alle dieci del mattino grazie all’intervento della Capitaneria di Porto il peschereccio viene riportato al suo posto, fortunatamente senza aver subito danni. Nei video immortalati dalle telecamere si cerca (spera) di trovare il responsabile.
A Pistoia (nella frazione Ramini) è stato messo a segno un altro colpo che potremmo definire strano. I ladri, infatti, hanno portato via 1300 aceri giapponesi. Una piantina costa circa 5 euro, ma nel giro di qualche anno, una volta cresciuta, può valere anche 50-60 euro. Possiamo dire, quindi, che si è trattato di un furto con incluso investimento, con un valore potenziale di oltre 65mila euro. Sicuramente chi ha agito lo ha fatto su commissione, stando ben attento a non danneggiare le radici delle piantine. E, cosa ancor più interessante, i ladri hanno portato via proprio quel tipo di piantine, non altre. Un colpo simile, pochi giorni prima, in un altro vivaio della zona, vide trafugati 1400 cipressi in vaso. I vivaisti vogliono correre ai ripari e studiano la possibilità di installare telecamere, magari dividendo la spesa. Il problema è che le zone da controllare sono molto estese e i costi non sono bassi.
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