– Antonio Casalini –
L’iter è, più o meno, sempre lo stesso. Ci si iscrive in palestra, armati di buona volontà e ottime intenzioni. Infatti le prime due-tre settimane si frequentano i corsi con regolarità, si fa la scheda con il Trainer che ci illustra esercizi, percorsi e benefici nel medio-lungo periodo. Spesso la luna di miele finisce però abbastanza in fretta. Le scuse sono sempre le stesse: il maltempo, il figlio ammalato, una trasferta di lavoro, l’auto da portare a riparare… e la frequenza diminuisce, fino a scomparire del tutto.
In un soprassalto di orgoglio ci si ripromette di tornare a sollevare pesi e impegnarsi alla cyclette, ma nel frattempo l’abbonamento è scaduto, quindi si rimanda tutto ad un prossimo futuro… che, di solito, non arriva mai. Risultato: soldi buttati al vento, accumulo di stress, senso di insoddisfazione e circonferenza che cresce.
Negli ultimi anni però, direttamente dal nord Europa, è arrivato un “salvagente per pigri” sotto forma di un metodo, all’apparenza semplice, con requisiti di sicurezza ed efficacia certificati da approfonditi studi delle Università di Colonia e Bayreuth. In Italia viene promosso con nomi diversi: Urban Fitness, Body Tech e altri, ma si tratta sempre di EMS (elettrostimolazione muscolare): 20 minuti di impegno, una volta alla settimana e il gioco è fatto.
Come funziona? Si indossa una tuta aderente e umidificata, collegata tramite elettrodi ad una macchina che genera gli impulsi. Si raggiungono i muscoli delle braccia, cosce, ma anche glutei, petto, addome… in tutto oltre 300 muscoli che vengono stimolati con un’intensità crescente. Il Trainer, sempre presente, indica contemporaneamente alle contrazioni, una serie di esercizi isometrici atti a lavorare in sinergia con gli impulsi afferenti.
All’inizio, come spesso accade, questa nuova forma di allenamento ha interessato le grandi città, ove, notoriamente, il tempo scandisce i ritmi giornalieri in maniera più serrata, ma poi si è estesa anche a realtà più piccole e adesso è boom di iscrizioni.
Francesco, Personal Trainer Ems, lavora in varie palestre in Toscana e garantisce che 20 minuti di Body Tech equivalgono a tre ore di sala e, inoltre, interessano i gruppi muscolari contemporaneamente nel loro insieme e non divisi per aree, come avviene in un normale allenamento.
Le iscrizioni sono in crescita esponenziale da diversi mesi e le donne sono più numerose rispetto agli uomini. Chi si rivolge a questo tipo di allenamento lo fa per tonificare i muscoli, ma anche per perdere qualche chilo di troppo o lenire (sembra con successo) il mal di schiena. Il costo si aggira sui 30-50 euro a seduta (a seconda del numero di sedute che si prenotano) con un Trainer dedicato.
Altro dato interessante: la maggior parte dei praticanti, non proviene da recenti esperienze di palestra “classica”. Questo significa che l’idea di allenarsi in maniera completa investendo solo 20 minuti settimanali del proprio tempo, è un’idea che attira molto. Infatti, conclude Francesco con un sorriso, i casi di abbandono sono inferiori all’uno per cento.
Antonio Casalini