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Crisi latte di pecora, la Regione Toscana firma un protocollo per il rilancio

- Economia
13 Febbraio 2019

Sul piatto la Regione Toscana ha messo due milioni di euro, a cui se ne aggiungerà un altro. L’obiettivo è rilanciare il comparto ovi-caprino da latte. Il protocollo d’intesa coinvolge tutti i soggetti che fanno parte del tavolo attivato dalla Regione: organizzazioni professionali agricole, centrali cooperative, consorzi di tutela delle denominazioni d’origine protetta dei formaggi e i caseifici che operano in Toscana.

Il rilancio prevede diverse azioni per rendere più efficienti i rapporti tra i soggetti della filiera, coinvolgendo gli allevatori e le aziende che si occupano della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti. Previste azioni per il rafforzamento della presenza sui mercati nazionali ed esteri, con interventi ad hoc di promozione e informazione. Diversi gli impegni assunti dai firmatari del protocollo. Per quanto riguarda la Regione, vengono investiti 2 milioni di euro per la promozione e per dare sostegno a tutta la filiera. Per la promozione e il potenziamento della presenza sui mercati vengono investiti 700mila euro, con un’attenzione particolare alla promozione dei formaggi ovini a denominazione di origine protetta, come il Pecorino Toscano Dop ed il Pecorino delle Balze Volterrane Dop. Gli altri 1,3 milioni vanno agli allevatori per dare una risposta concreta ai loro problemi: perdita di produzione a seguito di attacchi di predatori, aiuti per l’acquisto di animali riproduttori iscritti nei libri genealogici, investimenti nelle aziende zootecniche finalizzati a una corretta gestione del pascolo, utilizzo sostenibile delle risorse e alla conservazione del paesaggio. La Regione si impegna inoltre a presentare alla Commissione europea nel 2019, in occasione della proposta di modifica del PSR 2014-2020, l’integrazione di alcune misure agro-climatico-ambientali. In particolare introducendo interventi mirati al sostegno del settore ovi-caprino.

Il protocollo prevede un impegno anche dai soggetti privati. Le organizzazioni professionali agricole e le centrali cooperative si impegnano a realizzare una serie di attività per far aderire i propri associati alle iniziative comprese nel protocollo, a organizzare incontri divulgativi e informativi rivolti alle imprese (anche per far conoscere le opportunità finanziate dalla Regione), a monitorare costantemente i principali indicatori economici di filiera e comparto, dando informazioni e assistenza agli associati sul versante della tracciabilità e delle certificazioni. La giunta regionale ha stanziato ulteriori 500mila euro per i danni diretti (uccisione di capi di bestiame) causati dai predatori (per il 2018) e 500mila euro in due anni per la lotta al randagismo e per supportare, attraverso il lavoro di veterinari specializzati, gli allevatori nella difesa degli attacchi da predatori.

“La Regione ha attivato immediatamente il tavolo di filiera del settore ovi-caprino da latte – ha ricordato l’assessore regionale all’agricoltura, Marco Remaschi – che comprende organizzazioni professionali agricole, centrali cooperative, consorzi di tutela delle dop dei formaggi e i caseifici: una mobilitazione che ha consentito di ricollocare a dicembre 3,2 milioni di litri di latte. Il protocollo di oggi – ha concluso Remaschi – con la partecipazione di tutti gli attori coinvolti, è la riprova dell’importanza del settore. Questo percorso adesso merita continuità, perché la produzione primaria merita di essere remunerata in modo adeguato. Adesso ci attendiamo un incontro con il ministro Centinaio per affrontare un problema che riguarda varie Regioni. E vorremmo che anche la grande distribuzione organizzata si impegni, attraverso un protocollo, per dare visibilità alle produzioni toscane, con un’attenzione particolare alle denominazioni di origine protetta”.

Mozione unanime in Consiglio regionale

Via libera all’unanimità dal Consiglio regionale della Toscana alla mozione a tutela del settore ovio-agricolo. L’Aula ha approvato il testo proposto dalla Lega – primi firmatari Elisa Montemagni e Marco Casucci -, emendato dal Pd su proposta di Leonardo Marras e condiviso anche da Irene Galletti (M5S). La mozione esprime solidarietà nei confronti dei pastori toscani e ”piena condivisione” nei confronti delle richieste avanzate dalle associazioni agricole toscane e gli allevatori che stanno protestando in queste ore anche in Toscana. Nella mozione l’Assemblea toscana esprime anche apprezzamento per la celerità della risposta della Regione, che ha deliberato in settimana il finanziamento di 2 milioni di euro, e per la predisposizione del protocollo d’intesa con le principali associazioni di categoria del settore, per il rilancio del settore zootecnico regionale, e in particolare del comparto ovi-caprino da latte.

 

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Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

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