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L’informatica italiana compie 50 anni: nacque a Pisa nel 1969

- Università
19 Marzo 2019

Il primo calcolatore scientifico italiano fu realizzato a Pisa su suggerimento di Enrico Fermi e inaugurato dal Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi nel 1961. Otto anni dopo all’ombra della Torre due matematici avviarono il primo corso di laurea in Scienze dell’Informazione d’Italia: Alessandro Faedo, allora rettore, e il professor Gianfranco Capriz, all’epoca direttore dell’Istituto di Elaborazione dell’Informazione del Cnr.

Nella città di Galileo Galilei nacque l’informatica in Italia, con il più importante centro di calcolo elettronico nazionale (Cnuce) del Paese, poi confluito nel Cnr, il primo Istituto (universitario) di Scienze dell’Informazione (Isi), antenato dell’attuale Dipartimento di Informatica, e con esso il primo corso di laurea in Informatica d’Italia. Nel 1983 il primo dottorato di Ricerca in Informatica in Italia e, sempre a Pisa, nel 1986 partì la prima connessione a Internet in Italia, motivo per cui la città ospita ancora il registro dei domini nazionali .it.

Per festeggiare lo storico anniversario l’Università di Pisa ha organizzato il ciclo ”Informatica50”, che per tutto l’anno proporrà incontri, una mostra, un concorso per realizzare un’opera d’arte e tante altre iniziative. Il ciclo di appuntamenti è stato presentato dal rettore Paolo Mancarella, dalla prorettrice vicaria, Nicoletta De Francesco, e dal direttore del Dipartimento di Informatica, Gian-Luigi Ferrari. La kermesse inizia lunedì 25 marzo con ‘”The Reversed Game“‘, un evento aperto al pubblico in cui lo scrittore Alessandro Baricco intervisterà docenti e studenti dell’Ateneo, oltre al laureato pisano Enrico Dameri, Chief executive officer di List, per dialogare con loro dell’insurrezione digitale e delle sfide dell’informatica del futuro. L’incontro si terrà nell’Aula Magna del Polo Fibonacci, a partire dalle ore 17,30.

Il ciclo “Informatica50” si snoda lungo tre filoni che fanno venire in mente la struttura del computer: la memoria, l’elaborazione e la comunicazione. La parte della memoria sarà dedicata a eventi tesi a ricostruire storie e ricordi dei primi laureati, in un dialogo con gli studenti attuali e con il pubblico. In questo ambito sarà allestita una mostra per valorizzare la collezione del Museo degli Strumenti per il Calcolo e sarà realizzato un web-doc su alcuni dei principali protagonisti e sull’evoluzione della storia informatica pisana.

Per la sezione dell’elaborazione si cercherà di delineare gli scenari futuri della ricerca informatica. Infine il tema comunicazione, declinato a partire da tutti i fenomeni che coinvolgono la cosiddetta società digitale, soffermandosi sui rapporti tra informatica e aspetti della vita quotidiana e dell’arte, dalla musica al cinema, dalla video arte ai fumetti e ai videogiochi.

”Il corso di laurea in Scienze dell’Informazione è il motivo per cui, nel 1977, mi trasferii a Pisa: celebrare da rettore i 50 anni dalla sua istituzione è per me molto emozionante e coinvolgente – ha detto il professor Paolo Mancarella. – Il percorso che iniziò allora ha portato la nostra università a livelli di eccellenza, confermati anche quest’anno dagli ottimi piazzamenti della disciplina nei ranking internazionali. Sta a noi continuare su questa strada e puntare sempre più in alto, con lo stesso entusiasmo di allora che speriamo di continuare a trasmettere ai nostri giovani ricercatori di oggi”.

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