Lo Stadio dei Marmi di Carrara versa da tempo in condizioni pietose. La squadra di mister Baldini, che milita nel girone A della Serie C, vi può giocare grazie a una deroga, con soli due settori aperti (gradinata e curva sud) e una capienza estremamente ridotta (degli iniziali 9500 posti a sedere, poi ridotti a 4.875 posti, quelli effettivamente disponibili oggi sono appena 1764). I tifosi sopportano da mesi ma nulla sino ad ora è cambiato. Così martedì 9 aprile si sono presentati in Comune per far sentire la propria rabbia: “Aprite la Curva Nord”, hanno tuonato.
“Perché i lavori allo stadio non vanno avanti?”, ha chiesto alla giunta Guido Siniega, uno degli ultrà intervenuti. “Se non avete i soldi necessari per gli altri settori potete fare la convenzione con la Carrarese. Perché non la fate?”. L’assessore ai Lavori pubblici Andrea Raggi, che da poco ha anche la delega allo Sport, ha risposto in questo modo: “Abbiamo realizzato i lavori per l’agibilità della gradinata e la curva sud. Sono in fase di ultimazione, e finché non sono conclusi quelli non possiamo andare avanti con gli altri interventi. Una volta terminati si dovrà riunire la commissione pubblico spettacolo e discutere sugli altri settori, tra cui la curva nord”.
I tifosi non hanno preso bene quello che, ai loro occhi, è parso come l’ennesimo rinvio. Gli animi si sono riscaldati e, a quel punto, la discussione si è spostata in Consiglio, per poter coinvolgere anche l’opposizione (la giunta è a guida M5S), con i gruppi di minoranza che hanno provato a strappare una promessa: far riaprire la curva almeno per i playoff. La giunta, attraverso l’assessore Raggi, ha replicato ricordando l’impegno profuso e i 600mila euro già investiti per lo stadio, ricordando che la somma supera l’investimento fatto per la sicurezza degli edifici pubblici. La polemica va avanti. Speriamo si risolva presto.