– Antonio Cassisa –
Ovvìa, anche questa stagione è finita. Vabbè, finita finita ancora no. C’è da gioássi i preioffe… tanto per cambià. e quest’anno per non anda’ alli spareggi per la promozione bisognava proprio metticisi d’impegno perché o arrivavi primo, e ‘un sarebbe stata una brutta ‘osa, oppure dopo la banda. A di’ la verità nella prima parte der campionato ci s’era anche provato ad arriva’ dopo ir decimo posto, ma con l’anno nòvo, un paio d’innesti bòni e quarche ritocco s’è inviato a fa’ sur serio e piano piano siamo risaliti fino ar terzo posto qualifiándoci come meglio terza della serie e sartando ‘osì un paio di turni fastidiosi. Anche ir fatto poi di gioássi ir ritorno all’Aréna ‘un è una brutta ‘osa.
Un’annata non senza rimpianti (se si gioáva ‘osì fin dall’inizio ‘un ce n’era per nessuno), non senza i soliti troiai della lega (squadre che hanno iniziato a gioá a dicembre, fallimenti in corso, penalizzazioni e punti omaggio come alla Conadde) ma còr solito entusiasmo dei Pisani di sempre. Vélli che c’erano anche vando pioveva, si perdeva e onestamente detto, si faceva caá. Perché è più forte di noi. Senza ir Pisa ‘un si pòle sta’. Ora ci si va a gioá i preioffe. La forma è quella giusta, l’entusiasmo pure e i palloni bene o male nella rete ci s’infilano. ‘Un diciamo nulla, tocchiamoci le palle per contrasta’ i gufi che un giorno fistiano e un’antro battano le mani a seònda der risurtato e prepariamoci all’urtimo sforzo.
Noi siamo belli carii e ci si ‘rede e già siamo vì a fa’ ‘onti còr calendario per capì quando si gioa, dove si gioa e a liscia’ le mogli perché ‘un sortano poi fòri che ir giorno della partita vogliano anda’ alla sagra der totano fritto o a compra’ ir mobilino nòvo all’ikea (che poi vi tocca anche montáglielo e vi sbucciate le mani ‘on quelle brugoline malidette). Per quelle ‘ose c’è tempo. Certo mi chiappa giá male ar penziero che anche vest’anno ci sarà la rincorza ar biglietto ma in quarche modo si farà. Come sempre.
E come andrá andrá anche vest’annata m’ha lasciato tante ‘osé drento… come presempio… l’ettolitri di birra bevuti con Paolo, Stefanino e Davide l’urli di Dieghino dar vetro per cerca’ di raccatta’ una maglia le braciate da Paolo prima delle partite che spesso poi ci toccava rivede’ a casa alla televisione perché ‘un ci si riordava più nemmeno con che maglia s’era gioáto la pelle d’oca quando la ‘urva ci regalava le sue coreografie spettaolari e ir Parco di Mau diventato reartá
i festeggiamenti per i 110 anni e ir fantastico lavoro dell’associazione Cento che mai ha mollato per regalacci dei riòrdi indelebili le trasferte piene di risate, moccoli, abbracci e la solita birra che nell’artri stadi ‘osta sempre meno ‘e da noi
lo stiuarte senegalese che dopo du’ vòrte ha imparato che lo striscione “gnamopisa” è sempre uguale e ‘un c’è bisogno di fammelo apri’ tutte le vòrte ‘ome mi faceva fa’ tutte le domenìe di tutti l’anni la su’ ‘ollega che se Dio vòle ‘un c’è più a fammi vota’ ‘oglioni all’entrata ir panino còr bicchiere di vino ar blecchenblú prima delle partite serali i solitipersonaggi, velli di sempre, velli appena sciorti, velli che ogni scusa è bòna per be’ una birra insieme, velli ‘e capiscano di pallone e quelli che chiamano ir gioatore per ir numero, vélli ‘e bubbolano anche vando si vince e quelli che invece guai a toccanni ir su’ gioatore preferito, véllo che offende l’albitri già dar riscardamento e quelli che ‘un hanno ancora ‘apìto che a offende’ ir giocatore avverzario si fa peggio perché poi ci fa sempre gò ….
I gò perzi mentre sei ar barre che aspetti ‘e ti diano le birre (còr Novara due su tre)… inzomma s’è capito, lo stadio per noi vòle dì parecchio di più della semprice partita e ogni gara è una storia a sé. Ci siamo bimbi, rifiatiamo un par di settimane e poi spingiamo ir nostro Pisa in serie B. E se ‘un ci si fa, pazienza, si ritenterà la prossima vòrta, fòrze saremo più fortunati… ma se ir pallone lo vivete ner modo giusto fortunati lo sarete sempre perché risultati e categorie contano meno di vell’elenco sopra.
Un abbraccio, sempreforzapisa e… ci si becca sui gradoni!
Nella foto sopra, scattata dopo Pisa-Novara 3-0, Dieghino si sgola per una maglia mentre il Mosca e Masucci gioàno còi figlioli sur prato dell’Arèna, non caandolo nemmeno di struscio :-))