Pochi giorni prima del decimo anniversario della strage ferroviaria di Viareggio, in cui persero la vita 32 persone, arriva la sentenza della Corte d’Appello di Firenze. Mauro Moretti, ex ad di Fs e Rfi, è stato condannato a sette anni; sei anni a Michele Mario Elia, ex ad Rfi, e Vincenzo Soprano, ex ad Trenitalia. Assolti i dipendenti di Rfi, nelle figure tecniche di Giovanni Costa, Giorgio Di Marco, Giulio Margarita e Enzo Marzilli. La condanna più alta a Rainer Kogelheid,aAd di Gatx Rail Austria, e Peter Linowski, ad di Gatx Rail Germania: per entrambi a 8 anni e 8 mesi di reclusione. Confermate le condanne nei confronti di 6 altri imputati tedeschi e austriaci, amministratori e tecnici di Gatx Rail Austria, la società titolare del carro che sviò e prese fuoco, e delle Officine Jugenthal di Hannover, dove fu fatta la manutenzione dell’asse del vagone spezzatosi prima dell’incidente, con pene che vanno da 6 anni e 10 mesi a 8 anni e 6 mesi. Owe Könnecke, capo delle Officine Jugenthal, è stato assolto in appello, mentre in primo grado era stato condannato a 9 anni.
La strage avvenne alle 23.48 di quel maledetto 29 Giugno 2009: il gpl, fuoriuscito da un carro cisterna deragliato entrando nella stazione, invase il quartiere di via Ponchielli, causando forti esplosioni e un incendio devastante che distrusse molte case.
Condanne e assoluzioni: tutti i nomi
Helmut Broedel, responsabile officina sale di Junghental, condannato a 6 anni e 10 mesi; Mario Castaldo, direttore divisione Cargo 6 anni; Giovanni Costa, responsabile unità produttiva divisione tecnica Rfi, assolto; Giorgio Di Marco, ex responsabile unità produttiva divisione tecnica Rfi, assolto; Mario Michele Elia, ad Rfi, 6 anni; Francesco Favo, ex responsabile certificazione sicurezza Rfi, 4 anni; Alvaro Fumi, responsabile istituto sperimentale della direzione tecnica Rfi, assolto; Daniele Gobbi Frattini, responsabile tecnico Cima riparazioni, 4 anni; Uwe Koennecke, responsabile officina Junghental assolto; Rainer Kogelheide, ad Gatx Rail Germania, 8 anni e 8 mesi; Uwe Kriebel, operaio officina Junghental, 6 anni e 10 mesi; Joachim Lehmann, supervisore Junghental, 7 anni e 3 mesi; Peter Linowski, responsabile manutenzione Gatx Rail, 8 anni e 8 mesi; Emilio Maestrini, responsabile sicurezza Trenitalia Spa, 4 anni; Johannes Mansbart, ad Gatx Rail Austria, 8 anni; Giulio Margarita ex direttore sistema gestione sicurezza treni Rfi, assolto; Enzo Marzilli, responsabile struttura omologazione Rfi, assolto; Roman Meyer, responsabile flotta carri Gatx Austria, 8 anni; Mauro Moretti, ex ad di Fs e Rfi, 7 anni; Angelo Pezzati, capo commessa Cima riparazioni, assolto; Paolo Pizzadini, capo commessa Cima, 4 anni; Andreas Schroeter, tecnico Junghental, 6 anni e 10 mesi; Vincenzo Soprano, ad Trenitala ed ex ad Fs Logistica, 6 anni; Mario Testa, responsabile armamento Rfi, assolto; Massimo Vighini, caposquadra Cima Riparazioni, assolto.
Le reazioni
“Oggi è un bel giorno”, ha detto l’avvocato Tiziano Nicoletti, difensore di parte civile dei familiari delle vittime. “La pubblica accusa non ha avuto paura di nulla, non si è fermata di fronte a niente e alla fine ha ottenuto quello che volevamo anche noi: è stato condannato il sistema ferrovie, a dimostrazione che quello che è successo a Viareggio non è uno spiacevole episodio. Moretti non è stato condannato infatti solo come ex Ad di Rfi ma anche come ex Ad di Fs, l’holding del gruppo. Era quello che volevamo e l’abbiamo ottenuto”.
Lacrime tra i parenti delle vittime. Marco Piagentini, presidente della Onlus “il mondo che vorrei”, preferisce rimandare i commenti a domani: “Dobbiamo prima capire”. Il lungo dispositivo della sentenza letto dal giudice Paola Masi non è stato infatti messo a disposizione delle parti.
“Ci sono temi giuridici che la Corte d’Appello ha risolto in maniera difforme rispetto a quanto da noi prospettato e quindi ci sono i motivi per ricorrere in Cassazione”. Lo ha detto l’avvocato Alfonso Maria Stile, difensore di Michele Mario Elia, ex ad Rfi.
L’aula 32 del palazzo di Firenze al momento della lettura della sentenza era gremita di persone. I cittadini di Viareggio, compreso il sindaco, hanno raggiunto Firenze con pullman e mezzi propri. Fuori dal tribunale striscioni e foto delle vittime. In aula, su 32 sedie lasciate vuote, i volti delle vittime stampati sulle magliette. Molti viareggini indossano una t-shirt con scritto “Noi non dimentichiamo”.
Nel processo di primo grado a Lucca, conclusosi il 31 gennaio del 2017 con 23 condanne e 10 assoluzioni, Moretti era stato condannato a sette anni di carcere in quanto ex amministratore delegato per Rete Ferroviaria Italiana, ma assolto come ex ad di Ferrovie dello Stato, mentre Elia, in qualità di ex ad di Rete ferroviaria italiana, aveva subito una condanna a sette anni e 6 mesi, come Soprano, ex ad di Trenitalia.
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