– Simone Narducci –
Scrivi piano bar e la mente di molti appassionati toscani di questa forma d’intrattenimento musicale torna alla figura di Doady Giugliano, attivissimo soprattutto sulla Riviera degli Etruschi, dove l’eclettico musicista pisano oggi giornalista, commentatore radiofonico e comunicatore, ha scritto pagine indimenticabili nelle notti del Ciucheba di Castiglioncello e del Baba Yaga di Cecina Mare, quando si tirava tardi che era una bellezza nei locali dei mitici Mauro Donati e Gianni “Giannino” Di Giovanni.
Musicalmente Doady nasce in Versilia, formando il primo gruppo, “I Borghesi” sotto l’egida del grande impresario Carmelo Santini, fraterno amico di Sergio Bernardini e di quell’Aldo Valleroni, giornalista e autore di canzoni quali “Una Rotonda sul Mare” e “Mi va di cantare”, presentata in prima mondiale alla Bussola dall’immenso Louis Armstrong
Grazie al neo patron della rinnovata Bussola di Focette, Giuliano Angeli, domenica 21 Luglio (dalle 22 in poi) Doady Giugliano farà rivivere ai presenti, a bordo piscina, le atmosfere del “C’era una volta il Pianobar”. Nella prima parte della serata immagini, parole, musica ed effetti speciali 4.0 realizzati dal team di Alkedo Produzioni faranno percorrere a tutti gli anni migliori di questo genere di intrattenimento musicale, che aveva affascinato anche Umberto Eco, che in un’intervista dichiarò che il suo sogno giovanile era proprio quello di poter fare il pianista di pianobar.
Ma cerchiamo di conoscere meglio Doady Giugliano, “Dody” per gli amici: conclusi gli studi di Pianoforte e Armonia Superiore al “Boccherini” di Lucca iniziò a sperimentare i vari stili musicali suonando in complessi e orchestre, infine come solista di piano bar, utilizzando solo strumento e voce. Dopo aver abbandonato la professione per dedicarsi alla comunicazione e al giornalismo, è tornato di nuovo in scena, sia pure sporadicamente, grazie alla “Fondazione Arpa” del professor Franco Mosca, con la presidenza onoraria di Andrea Bocelli, che lo hanno voluto tra i molteplici illustri testimonial artistici e nella Commissione Eventi.
Domenica 21 luglio Dody, che non ha mai abbandonato il vezzo del pianista, si immergerà nel suo mondo fatto di un vasto repertorio musicale che spazia dagli standard jazz agli evergreen, dai cantautori della scuola genovese, romana e “spiriti liberi” alle cover dei grandi complessi, alle rivisitazioni di brani in voga dagli anni ’60 e ’70 in poi. Siamo certi che Dody, come al suo solito, riuscirà a coinvolgere il pubblico con provocazioni non solo musicali, grazie alle sue doti d’intrattenitore. Elemento, quest’ultimo, che era ed è fondamentale nell’autentico stile dell’intramontabile Pianobar.